AUTORITA' PER LA VIGILANZA SUI CONTRATTI PUBBLICI
PARERE N.126 DEL 07/07/2010
Oggetto: Istanza di parere per la soluzione delle controversie ex articolo 6,
comma 7, lettera n) del D.Lgs. n. 163/2006 presentata dall'impresa Cellula
Laboratorio S.n.c. – Lavori di manutenzione straordinaria copertura liceo
classico “U. Foscolo” di Pavia – Importo a base d'asta € 108.525,15 – S.A.:
Provincia di Pavia.
Il Consiglio
Vista la relazione dell'Ufficio del Precontenzioso
Considerato in fatto
In data 2 novembre 2009 e' pervenuta l'istanza di parere indicata in epigrafe,
con la quale l'impresa Cellula Laboratorio S.n.c. ha lamentato che il bando di
gara per l'affidamento dell'appalto in oggetto e' stato pubblicato sul sito
dell'Osservatorio Regione Lombardia per meno di trenta giorni e che la presa
visione si poteva fare solo dal 14 al 20 ottobre.
Ad avviso dell'istante, la pubblicazione del bando per soli ventotto giorni e la
circostanza che l'ultimo giorno di presa visione fosse solo dopo tredici giorni
dalla data di pubblicazione del bando stesso ha precluso la partecipazione a
molti operatori economici.
A riscontro dell'istruttoria procedimentale condotta da questa Autorita' la
Provincia di Pavia ha ribadito la correttezza del proprio operato, evidenziando
di aver provveduto a pubblicare il bando di gara di cui trattasi, ai sensi
dell'art. 122, comma 5, terzo periodo del D.Lgs. n. 163/2006, il giorno 6
ottobre 2009, sul proprio sito internet e su quello dell'Osservatorio Regione
Lombardia, stabilendo la successiva presa visione per 5 giorni lavorativi, dal
14 ottobre al 20 ottobre 2009, e fissando alle ore 12.00 del giorno 3 novembre
2009 il termine ultimo e perentorio per la ricezione del plico contenente le tre
buste relative alla documentazione (BUSTA A), all'offerta tecnica (BUSTA B) e
all'offerta economica (BUSTA C), con la conseguenza che le imprese interessate a
partecipare alla procedura di gara in argomento avrebbero avuto il tempo
necessario ad organizzarsi per espletare la presa visione ed inoltrare la
successiva offerta.
Ritenuto in diritto
La questione controversa sottoposta a questa Autorita' con l'istanza di parere in
oggetto riguarda l'adeguatezza dei termini fissati dalla stazione appaltante
nella lex specialis a garantire la partecipazione alla procedura di gara in
argomento degli operatori economici interessati a presentare offerta.
Al riguardo, si rileva che, trattandosi di una procedura aperta per
l'affidamento di un appalto di lavori di importo sotto soglia e inferiore a
cinquecentomila euro, trova applicazione il comma 6, lett. a), ultimo periodo
dell'art. 122 del Codice dei contratti pubblici, secondo il quale il termine di
ricezione delle offerte – decorrente dalla pubblicazione del bando nell'albo
pretorio del Comune ove si eseguono i lavori, ai sensi del precedente comma 5,
terzo periodo del medesimo art 122 – “non puo' essere inferiore a ventisei
giorni”. Inoltre, trova applicazione alla fattispecie il comma 1 dell'art. 70,
in tema di regole generali sulla fissazione dei termini, secondo il quale “nel
fissare i termini per la ricezione delle offerte e delle domande di
partecipazione, le stazioni appaltanti tengono conto della complessita' della
prestazione oggetto del contratto e del tempo ordinariamente necessario per
preparare le offerte, e in ogni caso rispettano i termini minimi…”..
Ebbene, nel caso di specie, per un verso l'operato della Provincia di Pavia
appare conforme alla richiamata disciplina, in quanto la stazione appaltante ha
rispettato il termine minimo previsto di ventisei giorni, ed anzi ha previsto un
termine piu' ampio – ventotto giorni, dal 6 ottobre 2009 al 3 novembre 2009 – per
la per la ricezione del plico contenente le tre buste relative alla
documentazione (BUSTA A), all'offerta tecnica (BUSTA B) e all'offerta economica
(BUSTA C).
Per altro verso, l'asserita non adeguatezza dei suddetti termini a garantire la
partecipazione degli operatori economici interessati non e' stata fondata
dall'istante Cellula Laboratorio S.n.c su considerazioni oggettive di carattere
normativo, come ad esempiola complessita' della prestazione oggetto del contratto
cui fa riferimento l'art. 70, comma 1 del D.Lgs. n. 163/2006, ma sembra
piuttosto discendere da difficolta' operative soggettivamente avvertite
dall'istante e strettamente connesse alla sua struttura organizzativa.
In base a quanto sopra considerato
Il Consiglio
ritiene, nei limiti di cui in motivazione, che l'operato della stazione
appaltante sia conforme alla normativa di settore.
Firmato:
I Consiglieri Relatori: Giuseppe Borgia, Andrea Camanzi
Il Presidente f.f. : Giuseppe Brienza
Depositato presso la Segreteria del Consiglio in data 15 luglio 2010