3 dicembre 2010. Lo dimostra uno studio dell'universita' di Padova.
Emergono anche disturbi di organizzazione, concentrazione e memoria, fattori che
mettono a rischio un pieno reinserimento. I ricercatori: "Necessari criteri
per cogliere tutte le conseguenze di un incidente sulla salute, inclusi gli
esiti psicologici ed emozionali"
ROMA - Le vittime degli infortuni sul lavoro sono maggiormente esposte
ad ansia, depressione e frequenti preoccupazioni, presentano cioe' un'elevata
sintomatologia post-traumatica. Lo dimostra una ricerca realizzata dal
dipartimento di Psicologia generale dell'universita' di Padova e presentato oggi
durante il convegno dell'Anmil "Le conseguenze psicologiche di un infortunio sul
lavoro".
Il fenomeno e' stato esplorato attraverso quattro studi. Il primo
ha coinvolto due gruppi di 14 persone, uno dei quali composto da chi ha
subito almeno un infortunio nella propria vita, riportando un'invalidita'
compresa tra il 33% e il 70% (il valore medio e' del 43%). La distanza
dall'incidente e' compresa tra i 5 e i 25 anni (valore medio 14.9). "Negli
infortunati valutati non sono emersi consistenti disturbi psicologici ne'
rispetto all'ansia ne' alla depressione", si legge nella ricerca. "Tuttavia si e'
rilevata una certa propensione al rischio di sviluppare un disturbo da stress
post-traumatico".
Sulla base di questa prima indagine e' stato poi sviluppato il secondo studio,
focalizzato sugli aspetti clinici, che ha ampliato il campione e reso piu'
omogenea la distanza dall'infortunio. Vi hanno preso parte 38 lavoratori che
hanno subi'to un incidente sul lavoro e 38 persone che, invece, non hanno
riportato alcun infortunio, ne' altri tipi di evento traumatico. Nel gruppo di
infortunati, la distanza temporale dall'incidente variava tra 6 mesi e 7 anni,
mentre il tasso di invalidita' (secondo percentuali INAIL) era compreso tra il
25% e il 75%.
Questa seconda indagine ha messo in luce la maggiore vulnerabilita' degli
individui che hanno subito un incidente sul lavoro allo sviluppo di disturbi
d'ansia e, in particolare, di un disturbo da stress post-traumatico, oltre che
disturbi depressivi e difficolta' nel fronteggiare situazioni stressanti e nel
gestire la propria rabbia. Al contrario, all'aumentare della sintomatologia
post-traumatica si riducevano le abilita' di reagire alle situazioni stressanti.
Non e' emersa invece alcuna relazione tra la gravita' della sintomatologia
post-traumatica e ne' il grado di disabilita' fisica ne' la distanza temporale
dall'evento. "Cio' significa", secondo i ricercatori, "che le ripercussioni
psicologiche individuali possono perdurare anche a distanza di tempo
dall'incidente".
Il terzo studio, teso a valutare se a sintomi di tipo post-traumatico si
associassero disturbi sul piano cognitivo, ha evidenziato per le vittime di
incidenti sul lavoro disturbi di organizzazione e controllo di strategie di
azioni flessibili, di concentrazione e di memoria: "tutte abilita' indispensabili
per un'adeguata prestazione lavorativa e quindi un piu' rapido ed efficiente
reinserimento sociale e lavorativo".
Infine, nell'ultimo studio effettuato con un gruppo di 30 vittime di
incidenti sul lavoro (27 maschi e 3 femmine, con eta' media di 39 anni; la
distanza temporale dall'evento traumatico variava da 1 a 10 anni; il tasso di
invalidita' era compreso tra il 21% e l'87% con una media del 47%) si e' deciso di
svolgere un'indagine correlazionale tra sintomatologia post-traumatica,
disfunzioni cognitive e attivazione fisiologica emozionale durante la
rievocazione guidata dell'incidente. "I risultati indicano che le vittime di un
infortunio lavorativo presentavano un'elevata sintomatologia post-traumatica,
che si accompagnava a depressione, ansia e frequenti preoccupazioni",
sottolineano i ricercatori. Questo quadro clinico "non era rispecchiato dal
grado di invalidita' fisica definito in base ai punteggi percentuali dell'INAIL",
continua l'indagine, ribadendo la necessita' di criteri capaci di cogliere
adeguatamente tutte le conseguenze di un incidente sulla salute psico-fisica
complessiva del lavoratore, inclusi gli esiti psicologici ed emozionali di tale
evento. Inoltre, gli infortunati che presentavano una maggiore sintomatologia
post-traumatica hanno riportato una perfomance peggiore in compiti che misurano
l'attenzione o la capacita' di concentrazione, mostrandosi piu' lenti e meno
concentrati.
http://www.inail.it