Il progetto e' frutto di una convenzione tra i ministero del Lavoro
italiano e quello francese e permette ai navigatori di "vivere" attraverso un
avatar alcune tipiche situazioni di pericolo negli ambienti di lavoro. In caso
di infortunio vengono forniti i dettagli sui comportamenti da seguire per
operare in sicurezza
Un'azienda in 3D in cui entrare e lavorare virtualmente per scoprire i
pericoli che si celano dietro le mansioni quotidiane, anche le piu' banali. Si
chiama "L'impresa virtuale" il nuovo applicativo del portale INAIL che,
attraverso animazioni tridimensionali, presenta alcune tipiche situazioni di
pericolo negli ambienti di lavoro. Il dipendente con il suo avatar
virtuale, infatti, puo' scegliere in quale parte dell'azienda lavorare mettendo
in atto semplici gesti e in caso di inavvertenza, incappando in un possibile
infortunio. Subito dopo gli vengono, pero', mostrati i possibili interventi per
l'eliminazione o la riduzione degli incidenti.
Il progetto e' frutto di una convenzione tra i ministero del Lavoro italiano e
quello francese, che ha dato all'Istituto la possibilita' di realizzare una
versione nostrana dell'applicazione d'oltralpe. L'obiettivo e' sensibilizzare
l'opinione pubblica sui temi della sicurezza sul lavoro, fornendo uno strumento
agile e di facile consultazione. Basta infatti entrare nella pagina
dell'Impresa virtuale e scegliere la sezione nella quale si vuole testare il
livello di pericolosita'. Subito parte il "video infortunio", che mostra il
possibile incidente. Si puo' allora consultare la sezione "Che cosa non va?", una
scheda che spiega perche' il lavoratore si e' infortunato e il "Video soluzioni",
con la situazione migliorata. Infine c'e' la scheda "Che fare", che indica le
soluzioni di prevenzione che possono essere messe in campo.
"È un prodotto ben fatto, facilmente navigabile", sottolinea Barbara Manfredi
della direzione centrale Prevenzione INAIL. "Speriamo di riuscire a farlo
conoscere il piu' possibile ai colleghi, alle parti sociali e a tutti coloro con
cui collaboriamo. I destinatari sono i lavoratori ma anche i datori di
lavoro. È inoltre uno strumento particolarmente adatto per i corsi di
formazione, perche' spiega in pochi minuti il rischio infortuni , alleggerendo la
lezione".
http://www.inail.it