Stop alla sola offerta piu' "bassa" come sistema unico di aggiudicazione dei
concorsi in Sicilia.
Entro meta' mese le nuove linee guida con i criteri di aggiudicazione
nella Regione siciliana di gare con importi pari o superiori ai 2 milioni
Addio al massimo ribasso come sistema unico di aggiudicazione degli
appalti in Sicilia. Saranno emanate entro la meta' di febbraio le nuove linee
guida contenenti i criteri di aggiudicazione degli appalti di lavori nella
Regione siciliana. Lo ha comunicato l'assessore per le Infrastrutture Pier
Carmelo Russo presentando alla stampa l'accordo raggiunto con le organizzazioni
di categoria, imprenditoriali, sindacali e professionali in materia di lavori
pubblici per affrontare i problemi connessi agli appalti ed ai meccanismi di
aggiudicazione delle opere.
L'atto di indirizzo prevede che le opere pubbliche il cui valore a base
d'asta sia pari o superiore ai 2 milioni di euro debbano essere appaltate
(se non si tratta di lavori routinari) secondo il principio dell'offerta
economicamente piu' vantaggiosa e non con il criterio del massimo ribasso. Il
sistema prevede che l'offerta sia valutata secondo tre indicatori: in
primo luogo gli elementi tecnico/qualitativi che avranno un peso pari al
60% nella valutazione, in seconda analisi il prezzo che incidera' per il
30%, ed infine la durata che varra' il 10% nella valutazione dell'offerta.
In attesa di un disegno di legge che recepisca 'dinamicamente' la normativa
nazionale in modo da evitare, anche per il futuro, differenze legislative fra la
Sicilia ed il resto del Paese e d'Europa, queste novita' verranno introdotte con
un provvedimento amministrativo di "rapida efficacia". Tutti i
sottoscrittori dell'atto di indirizzo saranno ricevuti venerdi' dal presidente
della Regione, Raffaele Lombardo, a Palazzo d'Orleans, nel corso di un incontro
sui temi della riforma dei lavori pubblici in Sicilia.
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