GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI - Conclusa indagine dell'Autorita' di vigilanza
Data: 23/02/2011
Argomento: Autorità L.L.P.P.


Conclusa indagine sulla gestione integrata dei rifiuti: 10 Comuni su 28 esaminati dovranno riaffidare la gestione dei servizi mediante gara pubblica



Si e' conclusa il 26 gennaio scorso l'indagine sulla conformita' alla normativa delle gestioni del servizio integrato dei rifiuti tramite procedure di affidamento in house e a societa' miste da parte degli enti locali. Dei 28 contratti esaminati10 dovranno essere riaffidati con procedura ad evidenza pubblica perche' hanno violato la normativa in materia di Servizi pubblici locali di rilevanza economica.

I Comuni che dovranno effettuare gare pubbliche per affidare nuovamente i servizi sono: Viterbo, Terni, Grosseto, Pescara (2 contratti), Napoli, Sondrio (2 contratti), Imperia e Varese. Gli enti pubblici che risultano attualmente a norma, molti dei quali perche' in regime transitorio e quindi dovranno adeguarsi successivamente (vedi nota tecnica), sono: Torino, Campobasso, Consorzio Priula - Consorzio Treviso tre, Benevento, La Spezia, Vicenza, Alessandria, Treviso, Ancona, Belluno, Biella, Fermo, Livorno, Pordenone, Lucca, Padova, Ferrara, Frosinone.

“Con la delibera n.8 del 2011 – ha dichiarato il presidente Giuseppe Brienza - l'Autorita' ha concluso l'indagine conoscitiva che era stata avviata nel 2008 sullo stato di attuazione della normativa in materia di gestione integrata dei rifiuti alla quale hanno collaborato anche le Regioni, i Comuni e le Province.”

Da tale indagine era emerso che su 136 gestioni comunali dei servizi di raccolta e smaltimento rifiuti, ben 81 (pari a quasi il 60%) erano state affidate direttamente senza procedura ad evidenza pubblica a societa' in house o miste. Fra queste ultime l'AVCP aveva aperto una attivita' di vigilanza, condotta nel rispetto del principio del contraddittorio con i soggetti interessati, su un campione di 28 casi al fine di verificare la legittimita' dei relativi affidamenti del servizio da parte dei rispettivi Comuni.

“L'intervento dell'Autorita' – ha dichiarato il presidente dell'AVCP, Giuseppe Brienza - e' volto a garantire una corretta vigilanza sul rispetto della normativa in materia, in modo da assicurare la continuita' del servizio, pur operando in un contesto regolamentare in continua evoluzione. Cio' dovrebbe facilitare – ha aggiunto il presidente - lo sviluppo industriale e competitivo del settore, oltre che una migliore qualita' del servizio reso alla collettivita' ed un'equa remunerazione degli investimenti. In tale quadro – ha concluso Brienza - sono allo studio ulteriori azioni dell'AVCP che mirano ad agevolare uno sviluppo strutturato del mercato dei servizi integrati dei rifiuti.”

Deliberazione n.8 del 2011

Nota tecnica:

I 28 casi esaminati e i risultati dell'indagine (vedi prospetto allegato con i soggetti affidatari dei servizi):

a) 14 enti locali avevano affidato direttamente il servizio a societa' interamente pubbliche nel rispetto della normativa in materia, e pertanto - ai sensi dell'art. 23 bis, comma 8, let. a) della legge 6 agosto 2008, come modificata dalla legge 20 novembre 2009, n. 166 - le gestioni in essere cesseranno al 31 dicembre 2011, salvo che entro tale data i comuni decidano di cedere mediante gara, ad un socio privato operativo, almeno il 40% del capitale sociale.

b) 8 enti locali avevano affidato il servizio a societa' interamente pubbliche senza rispettare la normativa vigente e, pertanto, ai sensi della lett. e) del citato comma 8, le gestioni in essere sono cessate al 31 dicembre 2010 e devono essere oggetto di una procedura di affidamento ad evidenza pubblica.

c) 1 comune ha espletato la gara prima dell'entrata in vigore della riforma sui servizi pubblici locali.

d) 5 enti locali hanno affidato il servizio a societa' a capitale misto pubblico-privato:

I. due gestioni - affidate senza rispettare le norme in quanto la scelta del socio privato e' avvenuta in assenza di una procedura di gara - sono cessate al 31 dicembre 2010 ai sensi della lett. e) del citato comma 8;

II. una, essendo stata effettuata la scelta del socio operativo privato con gara, cessera' alla scadenza del contratto di servizio ai sensi della lett. c);

III. le restati due gestioni, affidate a societa' a partecipazione pubblica quotate in borsa, ai sensi dalla lett. d) del citato comma, potranno rimanere in vita, rispettivamente, fino al 30 giugno 2013, al 31 dicembre 2015 o alla scadenza naturale dei contratti purche' vi sia una progressiva riduzione della partecipazione pubblica fino al 30% del capitale.

Roma, 22 febbraio 2011

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