Tra le varie mozioni discusse ed approvate in questi giorni alla Camera dei
Deputati, da parte di esponenti sia della maggioranza che della minoranza,
concernenti iniziative per il rilancio dell'economia ed il sostegno alle pmi, si
segnala quella indirizzata a rafforzare le reti d'impresa attraverso un
sistema di tassazione piu' favorevole con agevolazioni per gli utili reinvestiti
e per la riduzione del cuneo fiscale.
Ulteriore nozione degna di nota risulta essere quella finalizzata a
favorire l'accesso agli appalti pubblici delle micro, piccole e medie imprese
attraverso l'obbligo della pubblica amministrazione di suddividere i contratti
in lotti; a rendere visibili le possibilita' di subappalto nonche' a riservare una
quota degli stessi, non inferiore al 30%, alle micro, piccole e medie imprese, e
a verificare che le misure di semplificazione delle procedure d'appalto di cui
all'art. 17 della legge 69/2009, siano efficaci, proponendo, se del caso,
interventi migliorativi. Si ritiene utile rammentare che la mozione e' un
testo sottoposto al voto in una assemblea elettiva (Camera, Senato, Consiglio
regionale, ecc.) teso ad indirizzare la politica del Governo (o della giunta,
nel caso degli Enti locali) su un determinato argomento. È quindi il principale
strumento dell'attivita' di indirizzo politico degli organi rappresentativi nei
confronti del potere esecutivo.
Nel Senato e nella Camera sono esaminate e votate con procedure simili a quelle
dei progetti di legge (discussione in linea generale, esame degli emendamenti,
dichiarazione di voto e votazione).
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