ENERGIE RINNOVABILI - Presentato documento da Rete Imprese Italia
Data: 21/03/2011
Argomento: Risparmio Energetico


Rinnovabili: a rischio 85mila aziende.  Malavasi: subito il decreto per ristabilire certezze.

 Il decreto legislativo sulle energie rinnovabili approvato dal governo il 3 marzo scorso "ha provocato confusione e incertezza tra gli imprenditori e mette a rischio la sopravvivenza delle 85mila imprese del settore. Il governo ci ripensi e ristabilisca regole per dare certezza agli investimenti delle imprese e garanzie all'occupazione". E' quanto ha chiesto Rete Imprese Italia nel corso dell'incontro che si e' svolto oggi al ministero dello Sviluppo Economico con il ministro Paolo Romani.
Per restituire quindi tranquillita' agli imprenditori, il presidente Ivan Malavasi, in rappresentanza di Rete Imprese, ha chiesto "la rapida approvazione del nuovo decreto che incentiva il fotovoltaico, senza attendere la scadenza del 30 aprile, e una clausola di transizione che permetta di mantenere fino al 31 maggio 2012 le condizioni previste dalla normativa precedente".

Avanzate 4 proposte per fronteggiare la grave situazione delle imprese.



Il documento presentato da Rete Imprese Italia

 Di fronte alla necessita' di intervenire in tempi brevi per ripristinare le condizioni di normalita' nel settore il Presidente Malavasi, a nome di Rete Imprese Italia, ha avanzato 4 proposte:

1) Immediata emanazione di una clausola di transizione che consenta di dare certezza agli investimenti in corso.

2) Definizione di nuovi obiettivi di potenza elettrica da fonte rinnovabile e da fotovoltaico in alternativa ai ventilati tetti alle risorse o alla potenza installata.

3) Salvaguardia soprattutto per i piccoli impianti di produzione “a tetto” delle famiglie e delle micro e piccole imprese artigianali, commerciali, turistiche e dei servizi.

4) Razionalizzazione e riformulazione delle voci che nella bolletta elettrica sono destinate al finanziamento della gestione degli impianti. Si tratta delle risorse destinate al CIP 6 e delle altre voci di spesa non necessarie, inclusa la rimodulazione della parte fiscale, che oggi grava soprattutto sulle piccole imprese. Tutte queste risorse devono essere destinate al finanziamento di nuovi obiettivi di produzione da fotovoltaico, senza gravare ulteriormente sui costi sostenuti dalle famiglie e dalle piccole imprese.

Secondo le proposte indicate da Rete Imprese Italia, le nuove regole sugli incentivi alle rinnovabili dovranno scoraggiare le speculazioni ma senza danneggiare gli impianti piccoli e tecnologicamente avanzati. In questo senso la revisione complessiva del meccanismo del conto energia, compresa la riduzione tariffaria, dovra' essere concentrata sugli impianti di grandi dimensioni e dovra' rispettare l'andamento del costo totale delle diverse tipologie di impianti. Malavasi, per conto di Rete Imprese Italia, ha chiesto che il nuovo decreto non contenga limiti annuali di potenza elettrica ammessa agli incentivi, "ma debba al contrario individuare nuovi obiettivi di potenza installata diversificati per tipologia di impianto e coerenti con una strategia complessiva di promozione delle fonti rinnovabili in Italia".


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