MANCATA VALUTAZIONE DELLO STRESS DA LAVORO - A Torino la prima inchiesta
Data: 29/03/2011
Argomento: Sicurezza


24 marzo 2011. Sono sette le aziende iscritte nel registro degli indagati: secondo gli inquirenti guidati dal pubblico ministero Raffaele Guariniello non avrebbero rispetto in modo corretto l'articolo 29 del Testo Unico, fornendo documenti non attendibili in relazione ai disagi denunciati dai lavoratori.



TORINO - Sono sette le aziende di Torino iscritte nel registro degli indagati per non avere valutato in modo corretto - e' la tesi degli inquirenti - il rischio da stress del proprio personale. Si tratta della prima inchiesta del genere avviata i Italia in materia di violazione dell'articolo 29 del Testo unico sulla sicurezza del lavoro. Tra le imprese coinvolte finora - dopo i controlli dell'Asl e i successivi accertamenti del pm Raffaele Guariniello - figurerebbe anche un museo.

Il mancato rispetto del documento di valutazione del rischio - ha disposto la normativa - puo' arrivare a comportare l'arresto fino a otto mesi e ammende fino a 15 mila euro.

Secondo le prime indiscrezioni trapelate, le indagini della Procura avrebbero evidenziato che il metodo di accertamento seguito dalle imprese (quelle controllate dall'Asl) non fornirebbe un quadro reale della situazione perche' basato solo su alcuni parametri. Una parzialita' nell'approccio che avrebbe sottovalutato in modo evidente problemi e disagi denunciati, al contrario, dai lavoratori intervistati dai medici aziendali o dal personale incaricato.

A evidenziare questo punto e' stata proprio una squadra di psicologi che, su incarico del pubblico ministero, ha esaminato e studiato i documenti di valutazione. Bocciandoli tutti. Dal ministero del Lavoro sono state, cosi', fornite alle aziende delle indicazioni per lo svolgimento corretto dei test, ma Guariniello non parrebbe concordare sulla tempistica indicata.

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