RETE IMPRESE ITALIA - ''Il Documento di Economia e Finanza e' realistico, ma troppo debole nelle azioni per lo sviluppo''
Data: 20/04/2011
Argomento: Finanziaria


"Se il pregio principale del Documento di Economia e Finanza e' il realismo delle prospettive tracciate, il suo limite consiste nella mancata progettazione di azioni piu incisive sullo sviluppo del Paese".



Questo il giudizio sul Documento di Economia e Finanza espresso oggi da Rete Imprese Italia (Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti), in occasione dell'Audizione presso le Commissioni congiunte Bilancio di Senato e Camera.
Il Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli, intervenuto all'Audizione in rappresentanza di Rete Imprese Italia, pur condividendo e apprezzando chiarezza e rigore del DEF per garantire il pareggio di bilancio per il 2014, ha invitato il Governo a mettere in campo gli interventi necessari per rilanciare la competitivita' del Paese e sostenere lo sviluppo delle imprese.

Il primo fronte di interventi sollecitati da Rete Imprese Italia riguarda la correzione dei conti pubblici da attuare riducendo i costi della politica e la spesa corrente della PA, valorizzando la sussidiarieta' e semplificando il carico di adempimenti amministrativi sulle imprese con interventi piu coraggiosi e di impatto immediato.

Sul versante del fisco, Rete Imprese Italia chiede ll'attuazione di un federalismo che responsabilizzi i livelli di governo locale senza aumentare il carico tributario, un piu ampio progetto di riforma fiscale che porti alla riduzione del prelievo sul lavoro e sulle imprese e potenzi gli incentivi per ricerca e innovazione, una drastica semplificazione del carico di burocrazia fiscale.

Per rilanciare la competitivita' delle imprese, Rete Imprese Italia considera anche necessari la modernizzazione delle infrastrutture, interventi di liberalizzazione dei servizi pubblici e dei settori protetti, azioni in difesa delle imprese costrette a fronteggiare condizioni di illegalita'.

In tema di mercato del lavoro, Fumagalli ha sottolineato l'importanza di un sistema contrattuale innovativo che valorizzi la bilateralita' e la contrattazione decentrata e ha sollecitato riforme piu incisive e coraggiose per eliminare le rigidita' e per spostare l'asse degli interventi da politiche passive di stampo assistenziale a politiche attive di sostegno per chi cerca un'occupazione.

Rete Imprese Italia sollecita tagli anche alla tassazione sul lavoro che e' arrivata a livelli intollerabili e rappresenta un freno alla competitivita' delle imprese. Inoltre, chiede di affrontare con urgenza la questione del mantenimento del livello di competenze e conoscenze di imprese e lavoratori. A questo proposito, Fumagalli ha auspicato che la riforma dell'apprendistato valorizzi l'impresa come luogo formativo, riconoscendone il valore educativo di trasmissione di saperi connessi ai processi lavorativi. Per evitare il rischio di un uso marginale dell'apprendistato, secondo Fumagalli c'? bisogno di rilanciare e reinvestire sul raccordo scuola-lavoro-impresa.
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Apprezzabili, a giudizio di Rete Imprese Italia, gli interventi sulla riforma pensionistica ma occorre un sostegno maggiore alla previdenza complementare.

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