"Se il pregio principale del Documento di Economia e Finanza e' il
realismo delle prospettive tracciate, il suo limite consiste nella
mancata progettazione di azioni piu incisive sullo sviluppo del Paese".
Questo il giudizio sul Documento di Economia e Finanza espresso oggi da
Rete Imprese Italia (Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio,
Confesercenti), in occasione dell'Audizione presso le Commissioni congiunte
Bilancio di Senato e Camera.
Il Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli, intervenuto
all'Audizione in rappresentanza di Rete Imprese Italia, pur condividendo e
apprezzando chiarezza e rigore del DEF per garantire il pareggio di bilancio per
il 2014, ha invitato il Governo a mettere in campo gli interventi necessari
per rilanciare la competitivita' del Paese e sostenere lo sviluppo delle imprese.
Il primo fronte di interventi sollecitati da Rete Imprese Italia riguarda la
correzione dei conti pubblici da attuare riducendo i costi della politica e
la spesa corrente della PA, valorizzando la sussidiarieta' e semplificando il
carico di adempimenti amministrativi sulle imprese con interventi piu coraggiosi
e di impatto immediato.
Sul versante del fisco, Rete Imprese Italia chiede ll'attuazione di
un federalismo che responsabilizzi i livelli di governo locale senza aumentare
il carico tributario, un piu ampio progetto di riforma fiscale che porti alla
riduzione del prelievo sul lavoro e sulle imprese e potenzi gli incentivi per
ricerca e innovazione, una drastica semplificazione del carico di burocrazia
fiscale.
Per rilanciare la competitivita' delle imprese, Rete Imprese Italia
considera anche necessari la modernizzazione delle infrastrutture, interventi
di liberalizzazione dei servizi pubblici e dei settori protetti, azioni in
difesa delle imprese costrette a fronteggiare condizioni di illegalita'.
In tema di mercato del lavoro, Fumagalli ha sottolineato l'importanza
di un sistema contrattuale innovativo che valorizzi la bilateralita' e la
contrattazione decentrata e ha sollecitato riforme piu incisive e coraggiose per
eliminare le rigidita' e per spostare l'asse degli interventi da politiche
passive di stampo assistenziale a politiche attive di sostegno per chi cerca
un'occupazione.
Rete Imprese Italia sollecita tagli anche alla tassazione sul lavoro che e'
arrivata a livelli intollerabili e rappresenta un freno alla competitivita' delle
imprese. Inoltre, chiede di affrontare con urgenza la questione del
mantenimento del livello di competenze e conoscenze di imprese e lavoratori. A
questo proposito, Fumagalli ha auspicato che la riforma dell'apprendistato
valorizzi l'impresa come luogo formativo, riconoscendone il valore educativo di
trasmissione di saperi connessi ai processi lavorativi. Per evitare il rischio
di un uso marginale dell'apprendistato, secondo Fumagalli c'? bisogno di
rilanciare e reinvestire sul raccordo scuola-lavoro-impresa.
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Apprezzabili, a giudizio di Rete Imprese Italia, gli interventi sulla
riforma pensionistica ma occorre un sostegno maggiore alla previdenza
complementare.
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