DECRETO SVILUPPO: le novita' per le grandi opere
Data: 22/09/2011
Argomento: Mercato e Impresa


Le novita' annunciate dal ministro, Altero Matteoli, nel decreto legge in arrivo a fine mese
Grandi opere, proposte di sviluppo
Porti, pacchetto Anas, reciprocita' estera per le ferrovie

[Italia Oggi - 21/09/2011 - di Andrea Mascolini]
Fonte: ANCE



Abrogata la norma del decreto legge Sviluppo che ha bloccato il costo del personale negli appalti pubblici;

eliminato lo sbarramento degli 80 milioni di euro al di sopra dei quali sarebbe stata necessaria la sola qualificazione come contraente generale;

apertura sulla possibilita' delle societa' di progetto di emettere obbligazioni, divieto di varianti al progetto soltanto per i contratti stipulati dopo il 12 luglio 2011;

previsione del contratto di disponibilita',

approvazione unica del progetto sul preliminare,

anticipazione della fase di gestione nelle concessioni.

Sono queste, insieme a incentivi fiscali, grandi opere, misure a favore di porti e ferrovie (per le quali si propone la reciprocita' con i Paesi esteri e l'aumento delle risorse per la manutenzione della rete Rfi''), alcune delle novita' del decreto legge sulle infrastrutture e sulla crescita che il ministro Altero Matteoli ha annunciato per fine mese: ''Oggi (20/09/2011) abbiamo avuto una importante riunione con alcuni ministri sul tema del rilancio dell'economia ed entro pochi giorni ci sara' un provvedimento legislativo per snellire ulteriormente le procedure di realizzazione delle infrastrutture'', ha detto parlando ieri a Roma alla cerimonia di inaugurazione della bretella Salaria Sud con l'amministratore dell'Anas, Pietro Ciucci, ''quanto alle risorse necessarie per le opere prioritarie attese da tempo, dobbiamo coinvolgere i privati senza dimenticare la questione del pedaggiamento''.

Sono 21 le norme proposte dal ministero Infrastrutture e fra queste si segnalano quelle di maggiore flessibilita' sul partenariato pubblico-privato (ppp), con una proposta che consenta, attraverso le societa' miste, di gestire diverse tipologie di infrastrutture applicando un unico sistema tariffario.

In materia di opere pubbliche il pacchetto prevede il partenariato pubblico privato con una ''maggior flessibilita' per la cessione degli immobili a titolo di corrispettivo delle concessioni.

Confermato, per le convenzioni autostradali, il ripristino del modello semplificato di approvazione degli schemi di convenzione che era in vigore prima del 2006 (eliminati i passaggi al Cipe e alle commissioni parlamentari). Fra le proposte ministeriali vi e' anche l'anticipo della fase di gestione nelle concessioni relativamente alle opere gia' realizzate e connesse a quelle oggetto della concessione, il che consentirebbe di anticipare l'afflusso dei proventi della gestione, riducendo il peso finanziario dell'operazione.

Per le opere strategiche il Cipe potra' approvare solo il progetto preliminare laddove il definitivo sia coerente rispetto al progetto preliminare con riferimento al rispetto dei limiti di finanziamento. Snelliti anche i tempi certi per utilizzare i finanziamenti della legge obiettivo, anche con la previsione di responsabilita' dei soggetti preposti all'adozione del decreto di utilizzo delle risorse (che deve essere adottato entro 60 giorni dalla pubblicazione della delibera in Gazzetta).

Nel provvedimento entreranno anche alcune modifiche al recente decreto legge Sviluppo (n. 70), come l'abrogazione della disposizione (comma 3-bis dell'articolo 81) che prevede che l'offerta migliore sia determinata al netto delle spese relative al costo del personale, fortemente criticata dall'Autorita' per la vigilanza sui lavori pubblici.

L'articolato chiarisce anche che il divieto di varianti su progetti validati, previsto anch'esso nel decreto 70, si applichera' solo per i contratti stipulati dopo il 12 luglio 2011.

La nuova bozza non prevede piu' la norma che prescriveva, per appalti e concessioni superiori a 80 milioni di euro, l'obbligo di qualificarsi come contraenti generali. Viene invece confermata l'introduzione del contratto di disponibilita', forma di ppp previsto sotto forma di affidamento a contraente generale sia per le opere ordinarie, sia per quelle strategiche, ma al di sopra di una determinata soglia (non ancora definita) occorrera' la qualificazione come contraente generale. In questa fattispecie contrattuale il contraente generale realizza e mette a disposizione dell'ente pubblico un'opera ricevendo un canone di disponibilita' pluriennale, un eventuale contributo in corso d'opera e, se alla fine del contratto l'opera dovesse passare in mano pubblica, un prezzo di trasferimento. Previsto anche un ''pacchetto Anas'' in cui si dovrebbe introdurre l'estensione alle concessioni di sola gestione delle tratte stradali ed autostradali delle procedure di affidamento previste dal codice dei contratti per le concessioni di costruzione e gestione, nonche' la verifica del subentro nelle societa' miste dell'Agenzia nel ruolo di concedente e la verifica dei poteri di Anas in materia di approvazione dei progetti.

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