EDILIZIA - Secondo Buzzetti,Presidente dell'ANCE,per lo sviluppo non serve il condono ma un grande Piano Citta'
Data: 10/10/2011
Argomento: Edilizia Privata


L'Associazione nazionale dei costruttori edili ''e' sempre stata contraria a qualsiasi forma di condono perche', in realta', cambia il mercato e crea condizioni di premialita' per chi non ha rispettato le regole''. A sostenerlo, a margine di un incontro del Saie a Bologna, e' il presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti, che smonta cosi' l'ipotesi di un condono edilizio da inserire nel decreto sullo sviluppo da parte del Governo. ''Su questo - ha concluso riferendosi ad un eventuale condono - la nostra posizione e' netta: sempre contrari a qualsiasi idea di condoni su abusi edilizi''.

A giudizio di Buzzetti, al posto di ipotesi come quella del condono edilizio, ''quello che noi speriamo e' la proposta di un piano citta'. C'e' tantissimo da fare - ha sottolineato -, dal punto di vista del risparmio energetico. Ce lo chiede l'Unione Europea - ha puntualizzato -, poi c'e' la manutenzione dei nostri fabbricati che sono stati fatti, nel 65% dei casi, prima del 1970 e c'e' anche la necessita' di modificare le periferie e renderle piu' moderne: laddove e' necessario, abbattere e ricostruire ma anche fare interventi piu' mirati''. Secondo il numero uno dell'Ance, ancora, occorre ''varare un grande piano citta' da parte dei sindaci, le norme urbanistiche ormai ci sono, ci vuole la miccia fiscale. Cioe' - ha concluso - il Governo, se vuole fare un vero piano di sviluppo dell'edilizia, sull'esistente deve introdurre alcune agevolazioni fiscali per far partire la cosa''.

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