INCENTIVI - Dalla Legge di Stabilita' novita' su lavoro femminile e apprendistato
Data: 16/11/2011
Argomento: Personale dipendente


La Legge n.183 del 12 novembre 2011 (Legge di stabilita' 2012), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 265 del 14 novembre 2011, introduce importanti novita' e chiarimenti riguardanti alcuni istituti lavorativi. Le misure, indicate all'art. 22 della Legge, riguardano, in particolare, il nuovo contratto di apprendistato, il contratto di inserimento (con particolare riferimento all'inserimento delle donne), il contratto part-time ed il telelavoro.

Per quanto riguarda l'apprendistato, al fine di promuovere l'occupazione giovanile, la legge riconosce alle imprese che hanno alle proprie dipendenze un numero di addetti pari o inferiore a nove una decontribuzione totale (contributi previdenziali ed assistenziali Inps ed Inail) per tre anni per tutti i contratti di apprendistato stipulati a decorrere dal 1? gennaio 2012 e fino al 31 dicembre 2013. Sara' il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, a decorrere dall'anno 2012, a destinare annualmente alle attivita' di formazione nell'esercizio dell'apprendistato, con proprio decreto, i fondi disponibili fino ad un tetto massimo di 200 milioni di euro, di cui il 50 per cento destinato alla tipologia di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere.

Con l'obiettivo di promuovere l'occupazione femminile, invece, nella stessa Legge sono previsti incentivi per il contratto di inserimento, con particolare riferimento ai contratti stipulati in favore delle donne che risiedono nelle aree dove il tasso di occupazione femminile sia inferiore di almeno 20 punti percentuali rispetto a quello maschile o il cui tasso di disoccupazione femminile superi di almeno 10 punti percentuali quello maschile. L'incentivo e'rivolto alle donne di qualsiasi eta' prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi.

La Legge di stabilita', infine, nell'ottica di migliorare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, introduce alcune misure finalizzate all'incentivazione del part-time e del telelavoro, queste ultime dedicate soprattutto a donne, disabili e lavoratori in mobilita'.

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