FISCO - Maggiori entrate dal recupero dell'evasione
Data: 04/04/2012
Argomento: Fisco


Nel 2011 il recupero dell'evasione e' stato potenziato, come anche i servizi ai contribuenti.
Il Fisco ha incassato 12,7 miliardi nel 2011, 15,5% in piu' rispetto al 2010, e i servizi ai contribuenti sono migliorati, con oltre 9,5 milioni di cittadini assistiti presso gli uffici (+7%) e circa 2,1 milioni di Pin attivi a fine anno per i servizi online (+31%). I risultati del 2011 e le prospettive per il 2012 sono stati illustrati il 29 marzo 2012 dal direttore dell'Agenzia delle Entrate Befera nel corso di una conferenza stampa.


Questi alcuni dei punti evidenziati:

L'attivita' di controllo e' notevolmente migliorata sia sul fronte quantitativo sia su quello qualitativo, dando luogo a:

- controlli di massa delle dichiarazioni dei redditi;
- attivita' di controllo ''esterne'' (accessi ''brevi'', attivita' istruttorie, indagini antifrode e per il contrasto degli illeciti internazionali);
- accertamenti nei vari ambiti impositivi di competenza dell'Agenzia delle Entrate;
- recupero di evasione pregressa.
Particolarmente rilevanti i controlli delle dichiarazioni dei redditi, in quanto riguardano soprattutto le deduzioni di oneri e le detrazioni d'imposta indicate dei contribuenti in dichiarazione. Il rischio di evasione e' diffuso soprattutto per importi contenuti: per ottenere effetti dissuasivi sono, quindi, necessari controlli capillari.

Gli accessi ''brevi'' rappresentano una tipologia di controllo ''speditivo'' del corretto adempimento di obblighi specifici, il cui riscontro non richiede analisi approfondite.
Si utilizzano principalmente per il controllo:
- degli obblighi ''strumentali'' (scontrini e ricevute fiscali)
- degli obblighi di dichiarazione dei dati rilevanti per l'applicazione degli studi di settore
- dei requisiti previsti per l'attribuzione della partita Iva e per operare a livello intracomunitario.

Indagini antifrode: Questa linea di attivita' si sviluppa su due fronti, il primo riguarda le analisi volte a individuare fenomeni fraudolenti in materia di Iva, nazionale e comunitaria, e di imposte dirette, di particolare entita' e complessita', il secondo riguarda le conseguenti attivita' operative.

Evasione internazionale Dal 2010 opera a pieno regime un apposito Ufficio centrale per il contrasto degli illeciti fiscali internazionali, che sviluppa specifiche attivita' di indagine sui fenomeni di evasione fiscale transnazionale particolarmente rilevanti. Nel secondo anno di attivita' sono stati consolidati i gia' rilevanti risultati: raddoppiato il numero delle segnalazioni effettuate e individuate consistenti disponibilita' estere non dichiarate.

Accertamento con incrocio dati: per alcuni tipi di redditi il controllo del dichiarato viene effettuato mediante incroci con i dati presenti nell'Anagrafe Tributaria. Si tratta, ad esempio, dei redditi assoggettati a ritenute (incrocio con i dati dichiarati dai sostituti d'imposta) e dei redditi da locazione (incrocio con i contratti registrati).
La strategia perseguita nel quinquennio ha consentito di aumentare considerevolmente il numero dei controlli (+80%), con un conseguente incremento delle maggiori imposte accertate (+54%). Questa strategia ha finalita' soprattutto preventive: maggiori controlli, infatti, fanno comprendere le potenzialita' degli incroci, con l'effetto di dissuadere l'omessa o infedele dichiarazione dei redditi accertabili tramite gli incroci.

Grandi contribuenti : gli accertamenti nei confronti dei grandi contribuenti (imprese con volume di affari o ricavi non inferiori a 100 milioni di euro) sono via via aumentati (+263% nel quinquennio), grazie al nuovo assetto organizzativo, in vigore dal 2009, che attribuisce la competenza in materia ad apposite strutture regionali. Gli accertamenti nei confronti delle imprese di medie dimensioni (con volume di ricavi compreso tra 5 e 100 milioni di euro) hanno registrato un sensibile incremento numerico (+43%) e un notevolissimo miglioramento qualitativo (+160% delle maggiori imposte accertate).

Alla base della strategia posta in essere, che sara' implementata, controlli sempre piu' mirati, grazie ad analisi del rischio di evasione molto approfondite. A fronte di una diminuzione (-1,2%)
del numero di accertamenti, che passano dai quasi 706mila del 2010 ai circa 697mila del 2011, la maggiore imposta accertata e' cresciuta del 9,3%, superando la quota di 30,4 miliardi contro i 27,8 registrati nel 2010.

Fonte: Agenzia delle Entrate

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