RITARDATI PAGAMENTI - Ciaccia e Tajani: la direttiva pagamenti si applica anche ai lavori pubblici
Data: 19/11/2012
Argomento: Pubblica Amministrazione


Debiti della Pa. La direttiva europea scattera' dal primo gennaio 2013
Tajani: lavori pubblici inclusi nel decreto sui pagamenti




''Nessuna eccezione: il decreto che ha appena recepito la direttiva europea sui tempi di pagamento deve valere per tutti i settori, compresi i lavori pubblici e l'edilizia''. Il vicepresidente della Commissione Ue e responsabile dell'Industria, Antonio Tajani, prova a fare chiarezza una volta per tutte sulle nuove regole che scatteranno dal prossimo 1 gennaio e che in particolare vincolano la pubblica amministrazione a pagare i propri fornitori entro 30 giorni o al massimo 60 in alcuni casi specifici. Le parole di Tajani - presente ieri a Roma all'incontro ''Restart the system. Ripensiamo lo sviluppo'', promosso da Methos in collaborazione con Archis Comunicazione e Studio Valla – confermano quanto lo stesso vicepresidente Ue ha scritto in una lettera inviata mercoledi' scorso al presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti.

Proprio l'Ance era primo firmatario di un ''position paper'' firmato anche dalle altre associazioni imprenditoriali delle costruzioni che sollecitava un chiarimento del Governo italiano e della commissione sull'inclusione dei lavori pubblici nell'ambito di applicazione del dlgs 191/2012 (pubblicato ieri in Gazzetta) che recepisce la direttiva 2011/7.
A provare a sgomberare il campo dai dubbi e' stato anche il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Mario Ciaccia, che ieri ha voluto ''tranquillizzare'' il mondo delle costruzioni: ''Io credo che la direttiva europea che impone alla pubblica amministrazione di pagare in tempi brevi e certi coloro che hanno fatto prestazioni di lavoro, riguarda tutti i settori''. Una dichiarazione, questa, apprezzata dall'Ance: ''e' il segnale che volevamo sentire'', ha affermato Buzzetti che ha avvertito di voler continuare a vigilare nei ''prossimi giorni'' affinche' ''non ci sia nessun dubbio sull'applicazione del decreto anche al nostro settore''.

A preoccupare i costruttori e' soprattutto il fatto che il testo del decreto non si riferisca esplicitamente ai lavori pubblici. Un mancato richiamo che pero' non significa l'esclusione dalle nuove regole: cosi' almeno spiegano i tecnici del ministero degli Affari europei, guidato da Enzo Moavero, che ha coordinato il lavoro di messa a punto del testo. Ma, vista la delicatezza della materia, nei prossimi giorni potrebbe arrivare un chiarimento ufficiale del ministero dello Sviluppo economico attraverso una circolare. Quella dei ritardi nei pagamenti del resto e' da sempre un'emergenza, soprattutto in questa fase in cui le imprese sono a corto di liquidita'.

In particolare, a essere penalizzate sono le piccole aziende, costrette ad aspettare in media circa 180-190 giorni per essere pagate (anche la Grecia fa meglio: 174 giorni), con punte record al Sud dove si superano anche i 1.500 giorni. Da qui l'attesa per i nuovi paletti europei che, come detto, fissano a 30 giorni il termine ordinario che la pa deve rispettare per pagare. Anche se ci saranno delle deroghe: in particolare per asl, ospedali e imprese pubbliche che possono portare a 60 giorni il termine massimo. Ma anche tutte le altre pa potranno accedere a questa proroga nel caso "eccezionale" in cui sia giustificata ''dalla natura o dall'oggetto del contratto'' oppure dalle ''circostanze esistenti al momento della sua conclusione''. [Il Sole 24 Ore - 16/11/2012 – di Marzio Bartoloni]

FONTE ANCE







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