AMBIENTE - Clini: le macerie prodotte dal sisma diventino un patrimonio per L'Aquila
Data: 16/01/2013
Argomento: Ecologia e Ambiente


Siglato l'accordo di programma per lo smaltimento nei siti locali e il ripristino di cave ambientali

Vantaggi ambientali e chiusura ad ogni forma di speculazione: sono questi gli obiettivi indicati dal ministro dell'Ambiente Corrado Clini nell'ambito dell'accordo di programma, siglato con il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, che crea le condizioni perche' lo smaltimento delle macerie prodotte dal sisma del 6 aprile 2009 diventi un patrimonio per la stessa citta'.



Un'intesa gia' stabilita in passato e che ora viene fissata attraverso ulteriori passaggi. Infatti, all'obiettivo viene istituito un comitato di esperti con ministero per l'Ambiente, Comune, Regione, Provincia, Arta e Asl, che garantira' programma e norme che portino alla sperimentazione di processi nuovi. Il sisma ha prodotto 3 milioni di tonnellate di macerie, 661mila tonnellate sono state rimosse, mentre il monitoraggio delle macerie private e' partito solo ad agosto.
Se le macerie pubbliche finiscono nelle cave locali, le altre partono per le piu' disparate destinazioni, fino anche a Foggia, e in ogni caso, quasi sempre fuori Regione, disperdendo cosi' un tesoro.E i costi per questi viaggi sono pagati con i soldi della ricostruzione: il costo stimato e' di 10 centesimi per tonnellate per chilometro.

Il protocollo d'intesa punta a rendere concorrenziale la scelta di cave pubbliche locali, e l'interesse a che cio' si realizzi parte dai costruttori privati. Sono state infatti Ance e Cna a chiedere che tale accordo venisse siglato.
Il comitato di esperti sara' presieduto dal professore di diritto ambientale, Paolo dell'Anno, gia' consigliere giuridico del ministero dell'ambiente. Le macerie, secondo il protocollo, andranno smaltite nei siti aquilani, e verranno cosi' utilizzate per il ripristino di cave ambientali. Il primo sito cui l'intesa mira a dare ripristino e' quella di Pontignone, localita' Tempera. Poi sara' avviato il recupero ambientale della cava di San Giuliano e poi il parco archeologico di San Vittorino.
''L'intesa esprime l'interesse pubblico di conservare le macerie – spiega il ministro Clini – creando le condizioni perche' sia conveniente l'uso del pubblico. Ha vantaggi ambientali, consentendo il ripristino di cave, economici per l'abbattimento di costi evitando le speculazioni''.

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