APPALTI PUBBLICI - AL MINISTERO ACCELERAZIONE PER LA RIFORMA COMPLESSIVA DEGLI APPALTI. E' partito in questa settimana, da parte del Ministero delle Infrastrutture, il riordino radicale del sistema degli appalti...
Data: 20/05/2014
Argomento: Procedure di gara


APPALTI PUBBLICI - AL MINISTERO ACCELERAZIONE PER LA RIFORMA COMPLESSIVA DEGLI APPALTI

fonte: ANIEM - Associazione Nazionale Imprese Edili Manifatturiere

Roma, 15 maggio.

E' partito in questa settimana, da parte del Ministero delle Infrastrutture, il riordino radicale del sistema degli appalti attraverso il recepimento delle Direttive europee da portare a termine entro il 18 Aprile 2016.

L'Autorità di Vigilanza presenterà un documento (atto di segnalazione al Governo) sulle linee guida per la trasposizione delle regole europee sugli appalti.

Tale documento terrà conto anche delle indicazioni emerse durante la consultazione svoltasi con le Associazioni.

Il Vice Ministro delle Infrastrutture, Riccardo Nencini, guida il tavolo al fine di ottimizzare la riforma degli appalti pubblici. Il tema è stato oggetto, peraltro, di un incontro in Sicilia con una delegazione di Aniem Sicilia e lo stesso Viceministro lo scorso 9 Maggio.

Tra le proposte del riordino del sistema appalti si evidenziano le principali criticità.

Qualificazione

Permangono, a 14 anni dall'abolizione dell'Albo nazionale costruttori e l'attenzione sul meccanismo di qualificazione al mercato dei lavori pubblici da parte delle Soa, delle forti criticità sul mantenimento di quest'ultime. Complice il fatto di distorsioni causate dalle irregolarità commesse da alcune Soa. Viene altresì valutata l'ipotesi di ridurre a poche decine (o centinaia) gli enti con poteri di appalto con competenze altamente qualificate. Sono destinati ad essere eliminati i paletti sul prestito dei requisiti previsti dal Codice in virtù della riforma imposta dalle nuove direttive europee. La sentenza della Corte Ue dello scorso Ottobre, inoltre, ha ammesso anche il cosiddetto "avvalimento plurimo" ovvero la possibilità che per dimostrare il possesso di un determinato requisito un'impresa si appoggi a più di una ditta ausiliaria, ipotesi prima vietata dal codice. Si evidenzia che l'unico paletto destinato a rimanere è quello dell'avvalimento "a cascata", cioè la possibilità che un'impresa si appoggi a una ditta anch'essa carente di qualificazione e che per questo a sua volta faccia ricorso a un'altra società ausiliaria per dimostrare il requisito.

Project Financing

Viene proposto il rilancio del project financing che è, allo stato attuale, un tema prioritario. La nuova direttiva Ue impone più stringenti requisiti (circa il trasferimento dei rischi al privato) per classificare le concessioni come Ppp: già molte delle medio-grandi operazioni degli anni scorsi sono state riclassificate nel 2013 dall'Istat, perché i contratti contenevano troppe garanzie al privato. Si evidenzia che risulta fondamentale aumentare la capacità tecnica della Pa e la solidità dei privati, e anche la loro capacità di mettere in campo equity e dipendere meno dalle banche. Nel Def è previsto che una agenzia nazionale faccia contemporaneamente da standardizzazione, assistenza tecnica e da stazione appaltante e che accorpi progetti in maxi-bandi unitari.

Riduzione del contenzioso

Il problema del contenzioso in fase di appalto resta uno dei problemi più sentito dalle imprese. Tra le possibili ipotesi vi è l'inasprimento delle sanzioni a carico dei ricorrenti e degli avvocati per le liti infondate, per evitare ricorsi palesemente infondate, udienze di merito entro 30 giorni e condanna automatica alle spese se il ricorso viene respinto.

Gare on-line

La previsione di gare-on line sembra una via da intraprendere per ridurre notevolmente i costi ed è ormai ampiamente prevista in sede europea. La propensione all'innovazione nel sistema degli appalti pubblici è stata tentata più volte con il sistema della Banca dati dell'Autorità di Vigilanza, il monitoraggio dell'avanzamento delle opere pubbliche on-line o con la recente smaterializzazione del documento unico di regolarità contributiva ma è certamente necessaria una ulteriore accelerazione del sistema di comunicazione degli appalti su piattaforma telematica.

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