RINVIATA LA NUOVA MODALITÀ DI PUBBLICAZIONE ONLINE DEI BANDI DI GARA.
Data: 17/01/2017
Argomento: Nuovo Codice Appalti


Il decreto “Milleproroghe” (DL 244/2016) ha rinviato la scadenza a quando saranno emanate le disposizioni attuative del nuovo Codice appalti.

MILLEPROROGHE: Conferma bandi gara cartacei.

Fonte: anepa.it

Il 1° gennaio sarebbe dovuta entrare in vigore la nuova modalità di pubblicazione online dei bandi di gara, ma il decreto “Milleproroghe” (DL 244/2016) ha rinviato la scadenza a quando saranno emanate le disposizioni attuative del nuovo Codice appalti. Resta quindi in vigore l’obbligo di pubblicare i bandi anche sui quotidiani cartacei.

Il nuovo Codice (Dlgs. n. 50/2016) prevede la pubblicazione dei bandi di gara sul sito della stazione appaltante e sulla piattaforma digitale dei bandi di gara presso l'Autorità anticorruzione ANAC, in cooperazione applicativa con i sistemi informatizzati delle Regioni e le piattaforme regionali di e-procurement.

Le modalità di pubblicazione telematica dovevano essere pubblicate entro 6 mesi dall'entrata in vigore del nuovo Codice ovvero entro il 19 ottobre 2016 con un decreto attuativo del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

Fino all'entrata in vigore del provvedimento di attuazione, persiste quindi l’obbligo di pubblicare i bandi di gara anche sui quotidiani cartacei e continua quindi ad applicarsi il sistema stabilito dal vecchio codice degli appalti (Dlgs. 163/2006, articolo 66, comma 7) che prevede l'obbligo di pubblicare i bandi di gara «per estratto su almeno due dei principali quotidiani a diffusione nazionale e su almeno due a maggiore diffusione locale nel luogo ove si eseguono i contratti».

Il ritorno della pubblicità sulla stampa – disposizione faticosamente abrogata dal 1° gennaio 2016 (rif. art. 26, comma 1, del D.L. 66/2014 termine poi prorogato al 01/01/2017 con il D.L. 30 dicembre 2015, n. 210) - rappresenta per ANAEPA-Confartigianato non soltanto un anacronismo legislativo, ma costituisce esclusivamente un onere per le imprese, nonche' risulta in contrasto con le indicazioni delle direttive comunitarie.

Già durante la fase di predisposizione del nuovo Codice dei Contratti, le Commissioni Parlamentari si erano espresse in proposito con una proposta emendativa volta a ripristinare l’utilizzo della "stampa quotidiana maggiormente diffusa nell'area interessata" per la pubblicazione dei bandi e l’ANAEPA unitamente alla Confederazione ha portato avanti azioni di sensibilizzazione presso le Istituzioni circa l'inopportunità di prevedere tale scelta.

Sono riprese intanto le audizioni delle Commissioni Ambiente della Camera e Lavori Pubblici del Senato sullo stato di attuazione della nuova normativa sui contratti pubblici in vista del decreto correttivo che il Governo dovrà varare entro il 19 aprile ed il testo sarà poi sottoposto al parere delle competenti Commissioni parlamentari.

Il termine per concludere l’indagine conoscitiva era fissato al 31 dicembre e dunque sarà difficile che la scadenza del 19 aprile venga rispettata.

Più in generale si registra un ritardo nella definizione di quell’impianto di regole e principi sottesi alla riforma che sta comportando un rallentamento delle opere pubbliche dovuto alle incertezze sulla puntuale definizione del nuovo impianto regolatorio degli appalti pubblici.

Fonte: anepa.it

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