ANIEM EMILIA: NEGLI APPALTI SOTTOSOGLIA NON PUO’ DECIDEDERE LA SORTE.
Data: 21/03/2017
Argomento: Nuovo Codice Appalti


Aniem Emilia insieme a CNA, Unindustria, Confcooperative Reggio Emilia, Legacoop Emilia Ovest hanno scritto e consegneranno un documento congiunto al Ministro delle infrastrutture Graziano Delrio in occasione dell’incontro sulla Statale 63 in programma oggi Castelnovo ne’ Monti.

Il documento è inerente alle norme sugli affidamenti “sottosoglia” contenute nel nuovo Codice Appalti.

E’ molto preoccupante, per le associazioni imprenditoriali emiliane, l’applicazione che la nuova normativa sugli appalti individua per le procedure negoziate fino a 1 milione di euro e che già oggi è ampiamente utilizzata dalle stazioni appaltanti: si tratta, quindi, dell’abbinamento delle imprese da invitare alle gare a numeri estratti a sorte e legati anche a “ruote del Lotto”.

Viene quindi sottolineato che a fronte delle manifestazioni di interesse da parte di centinaia di imprese le poche unità che saranno realmente in gara verranno identificate sulla base di un’estrazione a sorte.

Tale normativa, quindi, va ad escludere ogni valutazione di merito, di possesso di requisiti e di competenze, ma “premia” soltanto la sorte.

Aniem Emilia, Lapam-Confartigianato, CNA, Unindustria, Confcooperative Reggio Emilia, Legacoop Emilia Ovest evidenziano quindi che difficilmente con questo metodo potranno essere sempre selezionati gli operatori più adeguati al lavoro da realizzare e che potrà essere garantita la qualità e l’economicità dell’opera.

Tale disposizione normativa, così concepita, va ad aumentare i pericoli su qualità delle opere pubbliche, sicurezza e regolarità del lavoro.

Tale normativa, inoltre, sottolineano le Associazioni, va anche a ledere norme costituzionali (art. 3 e 97 della Costituzione) a ragionevolezza e buon andamento e tutela dei bilanci.

Le associazioni quindi, chiedono “di escludere la facoltà di ricorso al sorteggio per gli effetti distruttivi che questo sistema produce, dimostrabili in questo primo anno di applicazione del nuovo codice, in quanto svincolato da ogni valutazione di merito, fonte di danni economici per il pubblico e il privato, pregiudizievole nei confronti di qualità e tempi di realizzazione di opere di interesse collettivo e causa della scomparsa di centinaia di piccole e medie imprese”.

(Fonte articolo: aniem.it)







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