TAV, LIEVITANO I COSTI. Appalti a prezzi bloccati?
Data: 13/04/2007
Argomento: Infrastrutture


Oggi (12/04/07) sul quotidiano "La Stampa" c'è un articolo che riguarda il lievitare dei costi della Tav. Chissà perche' questa cosa non  sorprende. Purtroppo questo è un male che affligge i lavori pubblici in Italia.
fonte: comincialitalia.net  di Sergio Silvestri

Quando nel 1990 per i mondiali di calcio dell'allora presidente Luca Cordero di Montezemolo,( lo stesso che adesso chiede i soldi per le imprese invece che per i cittadini o per le strutture pubbliche) furono costruiti e ristrutturati gli stadi d'Italia, il delle Alpi di Torino, dall'iniziale costo di 70 miliardi finì con il costarne 140. Praticamene il doppio. E come al solito l'aumento si addiceva al continuo rincarare dei prodotti tipo calce e mattoni, al continuo scatto di adeguamento del costo del lavoro. Ecco che noi "poveri illusi" questi conti non riusciamo a farli, perche' se io inizio un progetto e dico ci vogliono 10 miliardi di materiale, basterebbe acquistare il materiale subito e a prezzo bloccato. Ppoi alla ditta appaltatrice basterebbe dire che ha vinto l'appalto con una cifra bloccata.

Troppo semplice?

Di fatti per la Tav i Comuni chiedono soldi in più per allargare un parco faunistico, con una torre per avvistare gli Uccelli. Va bene per l'allargamento del parco, MA LA TORRE? Chi per allargare una diga e va bene, la diga è un bene comune. Ma qualche comune ha chiesto soldi che poi ha distribuito a orchestre e teatranti ( la cosa da un lato mi fa piacere visto che sono in questo campo ) ma dall'altra mi fa pensare.


Purtroppo queste non sono opere per il fabbisogno di tutti e i soldi della TAV sono di tutti. Quindi finchè non si viene a capo di questa piccolo balzello chiamato "gestione dei soldi altrui" dove è più facile attingere, tanto non ci si rimette di tasca propria, fino a quando non si avranno regole chiare sugli appalti, è naturale che ogni grande costruzione per il bene di tutti servirà anche a chi ha pochi scrupoli. Chiaro poi che l'impatto ambientale va valutato in base al luogo. Sopra la mia testa passano gli aerei di Malpensa, ma io non mi arrabbio per questo, comprendo che da qualche parte debbano passare gli aerei ( se li vogliamo) e non capisco le manifestazioni di boicottamento da parte di alcuni Comuni limitrofi, i quali quando i consiglieri poi devono prendere gli aerei per le ferie non sottilizzano sulle rotte, ma si arrabbiano se ci sono gli scioperi. Ecco invece di manifestare e portare in tribunale queste diatribe, obbligherei le compagnie aeree a trovare una soluzione che inquini di meno, per il bene di tutti.

Lo so chiedo la Luna o forse chiedo cose talmente comprensibili da non essere capite.

fonte: Comincialitalia.net
autore: di Sergio Silvestri







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