INFRASTRUTTURE, L’ACCORDO MIT-SINDACATI PER ACCELERARE I CANTIERI SI APPLICA ANCHE ALLE OPERE DEL RECOVERY PLAN
Data: 02/02/2021
Argomento: Infrastrutture


L’estensione dell’accordo è stato sottoscritto dalla Ministra delle Infrastrutture e Trasporti e dai vertici dei sindacati di categoria.

Cos'è il Recovery plan?

Si tratta di un fondo speciale volto a finanziare la ripresa economica del vecchio continente nel triennio 2021-2023 con titoli di Stato europei (Recovery bond) che serviranno a sostenere progetti di riforma strutturali previsti dai Piani nazionali di riforme di ogni Paese: i Recovery Plan. Lo stanziamento complessivo è di 750 miliardi di euro, da dividere tra i diversi Stati. L’Italia e la Spagna figurano tra i maggiori beneficiari di questa misura.

Dal sito del Ministero delle Infrastrutture e trasporti:

Si applica anche alle opere infrastrutturali del Recovery Plan il protocollo siglato tra il Mit e le organizzazioni sindacali dell’edilizia per l’accelerazione dei cantieri, attraverso l’ottimizzazione dei turni di lavoro sulle 24 ore.

L’estensione dell’accordo è stato sottoscritto dalla Ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, e dai vertici dei sindacati di categoria FenealUil, Vito Panzarella, Filca-Cisl, Stefano Macale, e Fillea-Cgil, Alessandro Genovesi.

Le regole dell’intesa, già in vigore per le opere commissariate sulla base dell’Articolo 9 del Decreto Legge Semplificazioni, saranno applicate a tutte le infrastrutture individuate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per dare attuazione al programma di finanziamenti “Next Generation EU”. 

“In occasione della firma dell’11 dicembre scorso – afferma la Ministra De Micheli – avevamo sostenuto che l’accordo coi sindacati avrebbe assunto la valenza di modello, con l’obiettivo di incrementare l’occupazione di qualità dentro una cornice di regole di legalità e sicurezza. Con l’estensione dell’intesa acceleriamo i cantieri di tutte quelle opere complesse e strategiche inserite nel Recovery Plan, perché soltanto attraverso la creazione di più lavoro il nostro Paese potrà compiere quel salto di qualità nella direzione della crescita e dello sviluppo”.​







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