INCHIESTA APPALTI IN TOSCANA: la confessione del Dirigente dell'ufficio tecnico Comunale.
Data: 19/04/2007
Argomento: Cronaca


18/04/2007 - Marco Cherubini, l'ex dirigente dell'ufficio tecnico del comune di Campi Bisenzio, ha ammesso le sue responsabilita'. Lo ha fatto qualche giorno fa, al termine di un interrogatorio durato 7 ore.


A svelare i retroscena le pagine di motivazione con cui il tribunale del riesame ha respinto la richiesta di dissequestro delle due aree edificabili a Campi, quella industriale dove dovrebbe sorgere il nuovo stabilimento Targetti e quella di edilizia residenziale dei Rosi, messe sotto sigilli lo scorso 26 marzo per il filone su presunte irregolarita' nel piano regolatore di Campi Bisenzio nell'ambito dell'inchiesta condotta dai carabinieri del Ros di Firenze e coordinata dalla procura fiorentina, che ha portato anche alla scoperta di un presunto cartello di imprese che avrebbero pilotato appalti di edilizia in varie citta' e di presunti casi di corruzione nel comune campigiano.

Cherubini tra l'altro viene definito dal riesame ''l'uomo all'Havana'' degli imprenditori edili Mario e Marco Margheri, anche loro arrestati per il filone delle indagini su presunti casi di corruzione, e per i quali il tribunale della liberta' ha rigettato la richiesta di annullare la misura cautelare.

I due, cosi' come lo stesso Cherubini, sono stati comunque gia' scarcerati e ora sono agli arresti domiciliari. A proposito dei Margheri il tribunale confida che ''l'esperienza serva per far ritrovare loro il gusto del rischio dell'imprenditore di successo vero''.

Critiche vengono poi rivolte all'operato dell'altro funzionario comunale di Campi, Pietro Felice, coinvolto nelle indagini, a cui viene contestato il falso ideologico.

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