CANTIERI IN NERO. 708 posizioni lavorative irregolari nei cantieri edili della provincia dell'Aquila quest'anno.
Data: 26/04/2007
Argomento: Cronaca


SONO 708 le posizioni lavorative irregolari scoperte nei cantieri edili in meno di un anno della provincia dell’Aquila grazie al Durc, il documento unico di regolarità contributiva introdotto di recente che consente il riscontro dei dati in possesso della Cassa edile, dell’Inps e dell’Inail.

E quando il meccanismo andrà a regime, si teme che il numero possa aumentare ulteriormente. Il dato è stato reso noto dalla Filca Cisl provinciale.

Il sindacato da anni ha ingaggiato una battaglia di civiltà per l’adozione del Durc nel tentativo di far emergere il cosiddetto lavoro nero, un fenomeno che centinaia di lavoratori scontano direttamente sulla propria pelle e che crea problemi seri di concorrenza anche alle aziende che fanno ricorso solo a manodopera regolare, in un settore trainante per l’economia del Paese.

Nell’edilizia in provincia dell’Aquila sono impiegate circa seimila persone.

I 708 lavoratori in nero rappresentano dunque più del 10% dell’intera forza lavoro e si tratta di un dato non più ipotizzato ma ricavato sulla scorta di indicazioni certe.

Quando il Durc è diventato operativo, ha spiegato il segretario provinciale della Filca Cisl, Pietro Di Natale, veniva richiesto mensilmente alle aziende.

Ora la richiesta è diventata trimestrale. In questo modo far emergere le posizioni animale incrociando i dati richiede più tempo. Al Durc, spiega ancora Di Natale, potrebbe presto aggiungersi anche una sorta di "patente a punti" per le imprese.

La proposta è già stata avanzata e prevede la decurtazione di punti per ogni violazione riscontrata, anche in materia di sicurezza sul cantiere, fino ad arrivare alla revoca del permesso a costruire in caso di azzeramento dei punti a disposizione. Incontri in questo senso, ha riferito Di Natale, sono già stati esperiti con i rappresentanti degli ordini professionali che operano nel campo dell’edilizia.

Sempre in tema di sicurezza sul lavoro, all’Aquila è stata istituita la figura del rappresentante territoriale dei lavoratori per la sicurezza (Rlst), che visita i cantieri non per reprimere, ma per prevenire ed informare.

l’esperimento aquilano, sottolinea Di Natale, potrebbe presto essere esteso anche ad altre realtà. In materia di sicurezza i Carabinieri della Compagnia dell’Aquila diretta dal capitano Domenico Troiani, delle stazioni dislocate sul territorio di competenza, l’Ufficio provinciale del lavoro e la Asl hanno effettuato in passato molte ispezioni.

In tanti casi sono state riscontrate irregolarità che hanno portato al fermo dei cantieri fino al ripristino di misure di sicurezza più consone.

Quello che conta, conclude Di Natale, è affermare il principio di una «cultura del lavoro», visto che il settore edile contribuisce in maniera determinante alla formazione del Pil regionale.

La scuola edile dell’Aquila, in questo senso, sta formando nuove figure professionali specializzate.

fonte: il tempo.it





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