DISEGNO DI LEGGE SULLA SICUREZZA. Le imprese protestano: "aumenti indiscriminati delle sanzioni".
Data: 28/04/2007
Argomento: Sicurezza


La riformulazione dell'apparato sanzionatorio prevista dal ddl delega sulla sicurezza è "im-motivatamente penalizzante per le imprese", poiche' stabilisce un aumento indiscriminato di tutte le sanzioni previste. E' quanto ha sotto-lineato Confindustria in un'audizione al Senato

Sicurezza, imprese unite sul no a sanzioni piu` dure
Convergenza sulla necessita` di un iter rapido, dubbi sulla riformulazione dell`apparato sanzionatorio, proposte sulla efficacia immediata di alcune norme.


Il disegno di legge delega sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ha cominciato ieri mattina il proprio iter parlamentare con una serie di audizioni delle parti sociali in Commissione lavoro al Senato. Direttore d`orchestra il senatore e presidente della Commissione Tiziano Treu, che dopo avere ascoltato imprenditori, sindacati, Inail e Conferenza delle Regioni, ha indicato tra le proposte emerse quella di «vedere se alcune norme possono avere efficacia immediata», come ad esempio il cosiddetto ``coordinamento`` tra i diversi organi di vigilanza, e la bilateralita`.

Di fronte alla necessita` di rendere immediatamente operativa la revisione dell`apparato sanzionatorio Treu ha poi affermato che «si tratta di un punto critico». E ha aggiunto che «c`e` un documento quasi unitario dell`intero fronte datoriale che ritiene che sulle sanzioni si debba essere piu` proporzionati. Abbiamo raccolto i pareri, ne ridiscuteremo tra una settimana».


Confindustria, dal canto suo, ha presentato in audizione una relazione scritta sottolineando, tra le premesse, che «la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e` indice del livello di civilta` di un Paese ma e` anche fattore di competitivita` e di sviluppo». E auspicando che vengano finalmente «superate la disorganicita` del quadro legislativo e la complessita` delle regole e delle misure di prevenzione» ha anche evidenziato «una forte incongruenza» rappresentata dal criterio di delega relativo alla riformulazione dell`apparato Sanzionatorio.


Secondo Confindustria la previsione sarebbe «immotivatamente penalizzante per le imprese laddove stabilisce l`aumento indiscriminato di tutte le sanzioni attualmente previste», riducendo anche «le ipotesi di alternativita` tra ammenda e arresto». Altro punto particolarmente critico, poi, l`estensione della responsabilita` amministrativa delle persone giuridiche ai casi di omicidio e lesioni colposi commessi con violazione delle norme di prevenzione.


Dal fronte sindacale e` emersa la necessita` di un maggiore investimento sulle forze ispettive. «Crediamo sia necessaria l`applicazione delle norme previste dai contratti - ha commentato Paola Agnello Modica, segretario confederale Cgil con la delega per la sicurezza -, quindi un effettivo coordinamento delle istituzioni e l`ampliamento della vigilanza a partire dagli ispettori in capo alle Asl». Sul coordinamento delle forze ispettive si e` detto d`accordo anche Treu, che al proposito intende procedere con una norma operativa, ossia «fare subito nella legge una norma immediatamente percettiva senza aspettare che il Governo vari, magari dopo un anno, i decreti delegati».


Intanto dal ministero del Lavoro e` giunta la conferma che entro il 2 luglio prossimo le risorse ispettive previste dalla Finanziaria saranno a regime. Si tratta di ulteriori 241 addetti in forza al Lavoro e 60 carabinieri.


Sull`immediata operativita` di una task force che coordini le attivita` di vigilanza e` tornato anche il sottosegretario al Lavoro Antonio Montagnino, che ha rilanciato la formula di un «protocollo ponte» da sottoscrivere con le Regioni in attesa del Testo unico sulla sicurezza.

Cristiana Gamba
Il Sole 24 Ore - 27/04/2007





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