IMMOBILI DEL DEMANIO: in arrivo le gare per la valorizzazione.
Data: 28/05/2007
Argomento: Infrastrutture


I primi bandi dovrebbero essere indetti il mese prossimo, quando le procedure per la Concessione di valorizzazione dei beni demaniali, il nuovo strumento previsto dalla Finanziaria 2007, entreranno nel vivo.

A quel punto sara` possibile per i privati presentare un`offerta per ricevere in concessione fino a 50 anni (rinnovabili) immobili dello Stato, impegnandosi per contratto a ristrutturarli e farli rendere economicamente, sulla base delle indicazioni stabilite dalla stessa Agenzia, di concerto con gli enti territoriali interessati.


«Questo sistema non annulla la concessione tout court - ha spiegato ieri, a Milano, Elisabetta Spitz, presidente dell`Agenzia del Demanio - ma si aggiunge ad essa, puntando allo sviluppo e al rendimento del patrimonio pubblico».


L`iter prevede che l`Agenzia individui i beni da valorizzare e decida assieme agli enti territoriali quali utilizzi permettano il loro rendimento o rispondano alle esigenze delle comunita` locali. Dopodiche`, viene indetta la gara d`appalto (le domande dovranno pervenire entro 3 giorni) e l`Agenzia individua, in collaborazione con un comitato tecnico-scientifico, il concessionario idoneo (i tempi dovrebbero essere fra i 40 e gli 80 giorni).


Le caratteristiche di quest`ultimo sono di volta in volta determinate a seconda del tipo di riqualificazione o riconversione previste. Il presupposto di base e` che il concessionario garantisca, come spiega il presidente del Tar Lombardia, Piermaria Piacentini, «di svolgere attivita` economica, ossia assicurare che i costi per la riconversione dell`immobile non superino i ricavi derivanti dalla nuova attivita`». Deve inoltre essere in grado di sostenere il canone di affitto, determinato sulla base non solo del valore nominale del bene, ma anche del suo potenziale rendimento. «Il comma 259 della Finanziaria - precisa Maurizio Pinnaro`, docente di diritto commerciale all`Universita` di Perugia - specifica che la concessione e` onerosa per chi se ne fa carico e che ogni intervento pubblico, sotto forma di sussidio, convenzione o partecipazione, e` escluso».
Una volta stipulato l`atto di concessione, lo Stato rimane comunque titolare del bene e si fa carico di controllarne costantemente l`utilizzo, tenendo fermo l`obiettivo del rendimento economico. L`Agenzia potra` dunque, durante il periodo della concessione, procedere a rivalutarla o addirittura revocarla. In questo caso, la legge prevede un indennizzo per il privato (ma non un risarcimento danni). Un altro aspetto da sottolineare e` che l`immobile rimane incommerciabile e non puo` dunque essere venduto dal concessionario. Tuttavia, la normativa non ostacola possibili cambiamenti soggettivi del privato (a seguito, ad esempio, di fusioni, acquisizioni, scorpori).

Giovanna Mancini

Il Sole 24 Ore - 25/05/2007





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