Lombardia: Edilizia pubblica, 512 milioni in tre anni
Data: 12/12/2006
Argomento: Immobiliare


Cinquecentododici milioni nell'arco di tre anni (2007-2009) per:
- realizzare 5.200 nuovi alloggi a canone sociale e moderato e posti letto per locazione temporanea,
- riqualificare quartieri popolari,
- sostenere 10.000 famiglie nell'acquisto della prima casa,
- sostenere 210.0000 famiglie nel pagamento dell'affitto.

Sono le cifre del Piano residenziale di edilizia residenziale pubblica (PRERP), approvato dal Consiglio regionale e varato dalla Giunta regionale nello scorso giugno.
Il piano era stato anche presentato dall'assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, nelle scorse settimane in tutte le province della Lombardia con un ampio confronto con Enti locali e categorie interessate.

"E' un Piano fortemente innovativo - ha sottolineato - che si propone di fare fronte al riacutizzarsi del bisogno abitativo, causato dall'emergere di nuove categorie sociali in difficoltà che si affiancano alle tradizionali fasce di popolazione a basso reddito".
"Oggi - ha proseguito Scotti - il sistema tradizionale dell'edilizia residenziale pubblica incentrato sulla concentrazione di fasce deboli in grandi quartieri con canoni simbolici
non regge più, sia da un punto di vista sociale sia da quello economico degli operatori del settore".
"La realizzazione di alloggi per i meno abbienti - ha aggiunto l'assessore alla Casa - deve pertanto essere integrata, sostenibile e aperta a tutti gli operatori. Questa è la strada che il Governo regionale lombardo ha individuato per soddisfare tutte le esigenze abitative, sia in affitto a canone sociale per i meno abbienti, sia a canone moderato che in proprietà 'convenzionata'".

In questo quadro l'azione regionale punterà a questi obiettivi:
- assicurare nell'ambito della legge regionale sul governo del territorio una "corsia preferenziale" per l'attuazione degli interventi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP);
- valorizzare le aree pubbliche per contribuire ad abbattere i costi di realizzazione delle case ERP.

La Regione si concentrerà nell'utilizzare le risorse pubbliche come volano nell'ambito di programmi urbanistici che, coinvolgendo tutti gli attori (le ALER, le cooperative, le imprese ma anche i settori del non profit e i fondi immobiliari etici), possano comportare un significativo effetto moltiplicatore e prevedano altre tipologie edilizie (ad esempio l'edilizia convenzionata), in modo da agevolare la realizzazione di edilizia residenziale pubblica, tradizionalmente meno remunerativa.
L'attuazione del Programma regionale avverrà prevalentemente mediante Accordi Quadro di Sviluppo Territoriale (AQST), integrando, da una parte, gli AQST già sottoscritti con 19 Comuni lombardi a fabbisogno acuto e, dall'altra, sostenendo per gli altri Comuni programmi a valenza strategica anche a livello sovracomunale.

L'esperienza dei Contratti di Quartiere, sui quali la Regione ha investito in maniera significativa (334 milioni di euro per il recupero di 25 quartieri), sarà estesa anche in altre aree urbane degradate, con progetti di risanamento edilizio, urbanistico e di sicurezza.
Per quello che riguarda il sostegno alle famiglie, si proseguirà con lo strumento del Fondo Sostegno Affitti e con il sostegno per l'acquisto della prima casa anche con contributi più significativi. (Ln)

da: regione Lombardia.it






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