Autorita' per la vigilanza sui contratti pubblici
Deliberazione n. 123 del 9.05.2007
Oggetto: istanza di parere per la soluzione delle controversie ex articolo 6, comma 7, lettera n) del decreto legislativo n. 163/2006 presentata dalla Matteo Anna di Matteo Anna – servizio di pulizia dei locali adibiti a sede dei reparti della Polizia di Stato dislocati nel territorio della Provincia di Trapani. S.A: Prefettura di Trapani.
la stazione appaltante, dopo aver invitato a presentare offerta tutte le imprese che hanno
formulato istanza di partecipazione, ha proceduto ad escludere, tra le altre,
la Ditta istante, dopo aver ricevuto, come da prassi, riscontro da parte di
tutte le Prefetture d'Italia relativamente ai concorrenti alla gara in
esame, al fine di conoscere se gli stessi avessero commesso “errore grave o
si fossero resi gravemente colpevoli di false dichiarazioni nell'esercizio
dell'attivita' professionale”.
Detta esclusione e' motivata in base alla nota ricevuta dalla Prefettura di
Udine e successivamente dalla Prefettura di Caserta, con la quale si
comunicava l'esclusione della Ditta de qua da analoga gara per carenza di
moralita' professionale, ai sensi dell'articolo 38, comma 1, lettera c) del
d. Lgs. n. 163/2006.
Si fa presente che a carico della titolare della Ditta sussiste una condanna
per dichiarazione mendace (sentenza n. 117/2003), per la quale ha ricevuto il
beneficio della sospensione della pena pecuniaria (€ 1.520,00). L'istante
rappresenta, inoltre, che, per intervenuto indulto, la medesima pena e'
estinta.
Di tale condanna, l'istante ne ha reso contezza nella dichiarazione
sostitutiva“per completezza di informazione”, dopo aver dichiarato che non
sussistono a suo carico condanne definitive per reati gravi in danno dello
Stato o della Comunita' che incidono sulla moralita' professionale.
L'autorita' dopo le opportune considerazioni
HA RITENUTO che l'esclusione della ditta Matteo Anna di Matteo Anna
dalla gara di che trattasi e' non conforme alla normativa vigente, in
quanto la Commissione di gara, ai fini della valutazione della moralita'
professionale del concorrente, deve tener conto della tipicita' delle condizioni
di cui all'articolo 38, comma 1, lettera c) del d. Lgs. n. 163/2006 e deve
effettuare proprie autonome valutazioni in relazione a quanto dichiarato dal
concorrente stesso ed alle risultanze del casellario giudiziale.
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