ROMA (4 ottobre) - Con un lungo applauso a Tommaso Padoa-Schioppa per il nuovo incarico di presidente del Comitato monetario e finanziario del Fmi, le commissioni Bilancio di Senato e Camera hanno dato oggi il via al ciclo di audizioni sulla Finanziaria: partendo, appunto, dal ministro dell'Economia.
«Finanziaria? L'ideale sarebbe non farla».. Per Padoa-Schioppa
l'ideale sarebbe non fare la legge Finanziaria. Non e' un paradosso, ma la
conseguenza della tesi sostenuta dal ministro. «Facciamo uno sforzo perche'
l'attenzione si rivolga sempre piu' al bilancio e sempre meno alla Finanziaria -
dice il ministro durante l'audizione - Il modo migliore e' non farla perche' non
ce n'e' bisogno. Spero si possa arrivare nelle condizioni in cui non ce n'e' piu'
bisogno. Muove una porzione minima del totale delle spese e assorbe il 100%
dell'attenzione. E' il Bilancio il documento fondamentale».
«Una manovra snella e trasparente grazie alla virata dell'anno scorso».
«Non avremmo potuto fare questa manovra, accolta con favore da chiunque la
esamini, se non avessimo virato in maniera decisa l'anno scorso e rimesso i
conti in equilibrio e su una rotta giusta - ha detto il ministro - E' piu'
snella, trasparente e leggibile; comincia a diminuire la pressione fiscale;
restituisce i dividendi della lotta all'evasione per casa, non autosufficienti e
fasce deboli; agisce sulla fiscalita' delle imprese; applica il Protocollo sul
Welfare; investe sulle infrastrutture; riduce i costi della politica; da'
maggiori aiuti ai Paesi in via di sviluppo e continua la riqualificazione della
spesa».
«Contratto degli statali: le risorse ci saranno». «Le risorse per gli
statali ci saranno - dice Padoa-Schioppa - Stiamo ancora completando l'iter
della contrattazione per il biennio 2006-2007. Per il 2008-2010, se si rispettera'
la triennalizzazione, come io mi auguro, certamente quando questa operazione fara'
progressi le risorse ci saranno, e' evidente. I timori di questi giorni sulle
risorse per il pubblico impiego sono del tutto infondati. Mancano i soldi
rispetto a che cosa? So bene che in Italia succede nella contrattazione del
settore pubblico una cosa che non succederebbe mai nel settore privato, cioe'
che si dica prima di trattare quanti soldi ci sono. Credo che i timori espressi
in queste ore, che tendono a dare un significato politico particolare allo
stanziamento fatto, sia del tutto infondato. E' una drammatizzazione
ingiustificata, cosi' come i timori di questi giorni».
«Mandiamo i bamboccioni fuori di casa». La Finanziaria contiene misure
che dovrebbero consentire ai giovani di affrancarsi dalla dipendenza dei
genitori. «Mandiamo i "bamboccioni" fuori di casa - dice con una
battuta il il ministro, riferendosi alla norma che prevede agevolazioni sugli
affitti per i piu' giovani - Incentiviamo a uscire di casa i giovani che restano
con i genitori, non si sposano e non diventano autonomi. E' un'idea importante».
«Con un debito cosi' non si puo' stare mai tranquilli». «Con un debito
cosi' non si puo' essere mai tranquilli - dice Padoa-Schioppa - Bastava non
sperperare i risultati con i quali siamo riusciti ad entrare nell'euro e non
azzerare l'avanzo primario. A questo punto saremmo come il Belgio, con un debito
all' 80%. Un dato positivo e' comunque che ora si e' ricostituito l'avanzo
primario: abbiamo gia' il 2,5%, meta' di quello che dobbiamo fare».
«Sul fronte della spesa non e' stato fatto abbastanza». «Lo spazio che
puo' venire al miglioramento dei conti pubblici dal recupero dell'evasione e'
stato occupato quasi interamente. Bisogna operare sulla spesa, e su questo
fronte non si e' riusciti a fare abbastanza. Questo e' un problema anche del
Parlamento, non meno che dell'Esecutivo - dice il ministro, rivolgendo un
appello al Parlamento «perche' lo sforzo non sia solo del governo».
«I ministeri usino piu' flessibilita' sui capitoli di spesa». Il comma
507 della Finanziaria 2007 che agiva sulle spese dei ministeri «ha funzionato
per circa tre quarti: la misura era in vigore per il primo anno e prevedeva
forme di flessibilita' ampie nello spostamento di somme per i diversi capitoli
di spesa. I ministeri se ne sono avvalsi in misura modesta perche' la struttura
della spesa e' rigida, ma c'e' da sperare» che la situazioni migliori quest'anno.
«Piccole imprese, meno spese per i commercialisti». Le novita' fiscali
introdotte per le piccole imprese, con il forfait del 20% per i lavoratori
autonomi minimi e marginali, «faranno risparmiare soldi per i commercialisti:
spero non ce ne siano tra voi - dice il ministro - Il forfait per gli autonomi e
il calo dell'Ires e dell'Irap per le grandi imprese sono due misure che
rappresentano un salto di civilta' del sistema tributario e che, dai contatti
avuti, risultano estremamente gradite dalle imprese».
«Manovra Ici e revisione degli estimi sono questioni diverse: i Comuni non
ne risentiranno». «La manovra Ici e' neutrale per i Comuni, che verranno
completamente reintegrati, non vedranno la riduzione dell'imposta - assicura
Padoa-Schioppa - Non esiste ragione per cui debbano aumentare i loro tributi».
Altra questione e' quella che riguarda gli estimi catastali: «Sappiamo che
verranno riveduti, ed e' giusto rivederli perche' in molti casi si basano su
valori irrealistici. Questo intervento portera' probabilmente a delle riduzioni
di imposta il giorno in cui si compira'».
Il siparietto con Baldassarri: «Non capisco le sue domande, vediamoci fuori
e me le spieghi». «Non ho mai notato diversita' di opinione tra me e il
viceministro Visco da 35 anni a questa parte, cioe' da quando lo conosco.
Neanche nell'ultimo anno» ha detto a un certo punto Padoa-Schioppa, ma subito
dopo e' intervenuto il senatore di An, Mario Baldassarri, che ha replicato: «Lo
conosco anch'io da 35 anni e da sempre dissento da lui».
In seguito il ministro, rispondendo ad alcune domande poste da Baldassarri, ha
detto: «Non ho capito le sue domande, visto che ci conosciamo bene e' il caso
di vedersi poi e parlarne... Capisco solo le cose semplici, bisogna che ci
vediamo a parte per parlarne. Non sono capace di parlare di una cosa che non ho
capito».
fonte: Il Messaggero