FEDERALISMO FISCALE - Approvato dal cdm in via definitiva il decreto
Data: 03/12/2010
Argomento: Fisco


Il decreto legislativo sui fabbisogni standard di province, comuni e citta' metropolitane e' stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri del 18 novembre scorso.

Spesa storica e fabbisogni standard, efficienza dei servizi e risparmi di spesa, e' su questi parametri che nei prossimi anni si potra' valutare l'attuazione concreta del federalismo fiscale nei servizi erogati dalle amministrazioni pubbliche. Il processo di determinazione dei fabbisogni standard punta a soddisfare le esigenze dei cittadini promuovendo un uso piu' efficiente delle risorse pubbliche. Per valutare l'efficienza, l'efficacia e l'adeguatezza dei servizi erogati al fine di migliorarli a vantaggio di cittadini ed imprese servono pero' indicatori significativi. Il procedimento di individuazione di questi indicatori e' affidato alla Societa' per gli studi di settore-Sose, con la collaborazione di altri soggetti qualificati, come l'Ifel, l'Istat e la Ragioneria dello Stato. La determinazione dei fabbisogni standard per regioni, province, comuni e citta' metropolitane rappresenta dunque un passaggio fondamentale nel percorso di attuazione del federalismo fiscale.



L'avvio della fase transitoria per il superamento della spesa storica e' prevista a partire dal 2012 e terminera' nel 2017. Il passaggio sara' graduale per gruppi di funzioni, le quali vengono individuate in via provvisoria dal decreto sui fabbisogni standard in attesa del varo della Carta delle Autonomie. Il fabbisogno standard sara' determinato con riferimento a ciascuna funzione fondamentale, ad un singolo servizio, o ad aggregati di servizi, in relazione alla natura delle singole funzioni fondamentali. La metodologia dovra' tener conto delle specificita' legate ai recuperi di efficienza ottenuti attraverso le unioni di Comuni, o l'esercizio di funzioni in forma associata. In questo processo, particolare riguardo e' posto nella individuazione degli obiettivi di servizio cui devono tendere le amministrazioni locali nell'esercizio delle funzioni riconducibili ai livelli essenziali delle prestazioni o alle funzioni fondamentali loro assegnate. Per esplicito richiamo del decreto, fino a nuova determinazione, dovranno essere considerati livelli essenziali quelli gia' fissati in base alla legislazione statale vigente. Inoltre, e' nell'ambito del sistema delle decisioni di bilancio, delineato dalla legge di contabilita' e finanza pubblica, che saranno definite le norme di coordinamento dinamico della finanza pubblica volte a realizzare l'obiettivo della convergenza dei costi e dei fabbisogni standard dei vari livelli di governo, nonche' il percorso di convergenza degli obiettivi di servizio ai livelli essenziali delle prestazioni e alle predette funzioni fondamentali.

A regime, il compito di effettuare il monitoraggio degli obiettivi di servizio sara' affidato alla Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica. Il provvedimento dispone che per l'individuazione dei fabbisogni standard si dovra' tener conto della spesa relativa a servizi esternalizzati o svolti in forma associata dagli enti, considerando la diversita' della spesa in relazione ad ampiezza demografica e caratteristiche territoriali ed anche con particolare riferimento al livello di infrastrutturazione del territorio. Infine, nel decreto si precisa che eventuali economie, realizzate dall'ente locale tra la spesa effettiva ed il fabbisogno standard, siano acquisite al bilancio dell'ente. Nel decreto e' stata poi introdotta anche una clausola di non applicabilita' agli enti locali appartenenti ai territori delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome di Trento e di Bolzano.Il testo del provvedimento recepisce le osservazioni formulate dalle Commissioni parlamentari (Bilancio e Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale).Sul testo del provvedimento e' stata sancita una intesa in sede di Conferenza unificata in data 29 luglio 2010.

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