cosa ne pensate delle bozze di modifica ad alcuni articoli del Codice inserite nel decreto semplificazioni?
si parla di incentivi a progettazione interna per gli enti.
ritorno all'appalto integrato sottosoglia
ritorno al max ribasso fino alla soglia
procedure negoziate fino a 2.5mln
facoltà richiesta terna
modifiche art. 80
Sulla terna tutta la vita, anche se avrei auspicato l'abolizione TOTALE e l'abolizione del veto di subappalto a chi partecipa... ma penso ci arriveranno nel 2019.
Sulle procedure negoziate.. sono perplesso.
Fosse legata la manifestazione a sistemi trasparenti, come pochi enti fanno, potrebbe avere anche un senso ma così prevedo un occultamento massimo.
Anche perchè molte regioni "bloccano" già in partenza la possibilità di esser invitato. certo giocarsela su 15-20 ha più senso che con 200 imprese... anche se a dose di fortuna siamo poi li effettivamente...
sul max ribasso sono daccordo. le OEV in Italia sono quasi sempre tempo perduto.
Contento anche, se cosi fosse confermato, dell'intento di fare un codice e un suo regolamento attuativo come in passato mandando a quel paese le linee guida anac.
Sono d'accordo con te. Sulle procedure negoziate si fanno due passi indietro. Non sono d'accordo nemmeno sull'appalto integrato. Le mpmi sono costruttori, non sono progettisti, fatte le dovute eccezioni. Sull'integrato si era trovata finalmente una quadra, adesso si ritorna di nuovo indietro. Nel complesso si fa un passo avanti da una parte e due indietro dall'altra. Sempre nel guado si rimane.
indre, mi sa che dovrai aspettare un bel po’ di tempo prima di avere un nuovo correttivo al Codice. Secondo me non meno di un anno, sempre se non cade prima il Governo.
Dovranno fare prima una Legge Delega e poi uno o più Decreti attuativi. Campa cavallo …. !
Nel DL semplificazioni ci hanno messo solo un nuovo testo della lettera C) 80 c.5, che sembra fatto apposta per Autostrade (ma è solo un mio giudizio).
Di fatto avremo che una impresa non potrà partecipare ad una gara bandita da Autostrade , se per sua disgrazia si trova nella stessa condizione per cui Autostrade non dovrebbe più essere un concessionario .
Siamo nella Repubblica delle banane ?
purtroppo hai ragione.
speravo almeno in qualche correttivo entro l'anno ma come te dici siamo la Repubblica delle Banane.
Pare che all'ultimo momento il m5s abbia stralciato tutto, tranne la modifica all'art. 80.
Mi bastava la terna per ora, solo quella )
Non ci avevo pensato a questione Autostrade, potrebbe esser a leggerlo bene.
Ad ogni modo solite parole e slogan e intanto qui siamo alla canna del gas.
Ti devo correggere, però se sto sbagliando io sarai tu a correggermi.
Per come l’ho analizzata io, la fascia da 40 mila a 150 mila è diretta previa acquisizione di tre preventivi (praticamente un affidamento diretto classico, posto che gli altri due preventivi sono sempre fasulli).
Mentre, la fascia da 150 mila a 350 mila è negoziata con almeno 10 inviti (praticamente, posto che quasi mai l’offerta arriva da tutti e dieci, ma almeno uno non partecipa o viene escluso, gli appalti fino a 350 mila andranno tutti al massimo ribasso).
Bell’acquisto che abbiamo fatto!
Sull’anno disastroso concordo pienamente, anche se io non mi arrendo, in ogni caso Auguri.
Per la fascia da 150 a 350, io mi auguro che le Stazioni Appaltanti siano abbastanza intelligenti da non cadere nella trappola di questa iniqua deroga.
Primo, perché si tratta di una opzione alla norma base, lo dice il tenore letterale “in deroga …… possono procedere” , quindi non è un obbligo ma è solo una opzione.
Secondo, perché comunque, la norma dice che gli inviti devono essere almeno 10, quindi possono essere a scelta, anche più di 10.
Mi auguro, pertanto, che le Stazioni Appaltanti per questa fascia di importi, continuino ad invitarne almeno 15. In questo modo si eviterebbe di andare al massimo ribasso con conseguente richiesta di giustificazioni dei prezzi almeno all’aggiudicatario provvisorio.
Di contro, avremo che il vantaggio (inteso come semplificazione) di dover esaminare 4-5 buste in meno verrebbe di gran lunga vanificato dal dover poi richiedere ed esaminare le giustificazioni dei prezzi, con il risultato di avere invece di una semplificazione, un aggravamento ed allungamento delle procedure, senza contare le insidie che si nascondono nel dover appaltare con ribassi che superano il 50%.
Buongiorno a tutti e buon 2019.
Non so perché, ma leggendo i vostri sempre utili ed ottimi commenti, mi è venuto alla mente quel famosissimo numeretto percentuale magico e pari a 7,3152, adoperato per anni da TUTTE le imprese siciliane che partecipavano alle gare pubbliche. Tutti, convintamente, si affidavano alla fortuna ed a vincere alla "lottteria del lavoro" pel tramite di un banalissimo sorteggio!!!
Penso sia ragionevole pensare che avessero ragione loro, se si pensa a come siamo oggi dove si leggono ribassi anche oltre il 50%!!! Solo un grande favore alle stazioni appaltanti anche a costo del fallimento. Si si, proprio un divertimento...
Assurdo alzare il tetto relativo alle procedure negoziate, personalmente le fermerei a 40.000 euro. (invitano 1 ditta del posto e altre 2 lontanissime).
Ora sarà cosi anche per gli appalti fino a 350.000 euro.
Per tutto il resto lascerei l'obbligo di lasciare tutte le procedure aperte.
Per quanto riguarda il massimo ribasso, ormai è anni che siamo all'assurdo (45/49% di ribasso).
A me piaceva il sistema della media aritmetica con l'esclusione di quelli oltre la soglia di anomalia.. quando si vincevano gli appalti con medie del 18/20 % di ribasso.
e anche gli emendamenti al d.l. semplificazioni sono stati stralciati all'ultimo minuto a quanto pare.
E io che speravo di togliermi dalle scatole le terne dei subappaltatori.
inutile, tutto inutile.
Come ho già letto qualche giorno fa, ma non ricordo dove, “mentre il medico studiava il paziente moriva”.
Tale quadretto, seppur con esito nefasto, merita comunque rispetto posto che ad occuparsi della possibile cura del paziente c’era comunque un laureato in medicina e quindi c’era qualche probabilità che lo stesso trovasse una medicina in tempo utile.
Ma immaginate se a studiare la possibile cura ci fosse stato un geometra, con tutto il rispetto per tale categoria. Secondo voi, in tal caso, quante probabilità aveva il paziente di cavarsela?
Oppure al contrario, se ad occuparsi della ristrutturazione dell’abitazione si mettesse a studiare un medico, tra quanti anni avremmo un progetto finito, forse quando sarà crollata?
Noi ci troviamo oggi, a cinque anni dalla Direttiva del 2014, a tre anni dal nuovo Codice, a nove anni dall’ultimo Regolamento, a due anni da quando ANAC avviò le consultazioni per proporre l’emissione di un nuovo regolamento (anche questa storia di avere un regolamento! Ma perché un testo unico che raggruppa codice e regolamento, trasfusi uno nell’altro, non si può avere? O era scritto sulle tavole di Mosè che doveva per forza esserci un regolamento separato, da emettere sei anni dopo, quando ormai non serve più? Ma su questa cosa, della “diaspora della normativa”, ci ritorneremo in un altro momento).
In questi ultimi cinque anni, sull’argomento, si sono succeduti a ripetizione, come nemmeno le “spara palline” sanno fare: studi, analisi, convegni, contributi, approfondimenti, audizioni, consultazioni, sentenze, pareri, verbali, determine, linee guida, forum, consulenze, tesi, dibattiti, blog, social, ed ogni sorta di esternazioni possibili.
Tutti, nessuno escluso, hanno detto e scritto quello che pensavano. Tutte le ruote del carro, dalla prima all’ultima si sono già espresse sull’argomento. Tutti, nessuno escluso, hanno già detto la loro, persino il sottoscritto e quelli che come me sono solo una ruota di scorta forata e abbondonata sul ciglio della strada.
Bene, come ci informano i quotidiani economici, abbiamo che le Commissioni parlamentari all’uopo competenti, completeranno le audizioni forse tra un anno, (audizioni che furono già fatte nella scorsa Legislatura), al termine delle quali si potrà scrivere una ipotetica delega e poi forse decreti e poi forse emendamenti, e poi forse modifiche e poi e poi ……, per avere finalmente una riforma al codice degli appalti.
Qualcuno mi spiega che cosa altro c’è da dire ed udire dopo cinque anni ove è stato già detto ed udito tutto ciò che si poteva? Che cosa altro c’è da aggiungere?
O forse dobbiamo dare il tempo al medico di studiare come si ristrutturano le case, invece di occuparsi di sanità?
Per carità, il danno principale l’hanno fatto i medici che c’erano prima, ma forse, sempre di medici che velleitariamente si vogliono occupare di appalti pubblici stiamo parlando?
Come ho letto nel contributo del Dott. Contessa (Presidente di Sezione del Consiglio di Stato), con questo andazzo arriveremo ad una riforma forse nel 2022 quando cominceranno i lavori per la stesura della nuova Direttiva del 2024, in modo da ricominciare subito daccapo.
L’importante è occupare la poltrona e non alzarsi mai da tavola!
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