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Per le costruzioni: fisco e fotovoltaico i nodi della Finanziaria
21/12/2006

Il presidente dei costruttori illustra i nodi della manovra del governo e le ricadute sul settore
Finanziaria, l`Ance pensa alla fase 2
Buzzetti: rivedere fisco su immobili e obbligo di fotovoltaico

Fiscalita` immobiliare e fotovoltaico sono le due spine, targate Finanziaria 2007, nel fianco dei costruttori edili dell`Ance che vede il loro presidente Paolo Buzzetti annunciare che «su questi due fronti c`e` ancora molto da lavorare oltre l`approvazione della Finanziaria 2007 e che l`Ance si prepara alla fase due». Tavoli specifici su questi due temi sono stati aperti con il governo a Palazzo Chigi, ha fatto sapere Buzzetti «e i costruttori dell`Ance», ha detto, «porteranno a breve le loro proposte attualmente allo studio, soprattutto in materia di risparmio energetico che, nella Finanziaria, da oggi all`approvazione della camera, vede come proposta obbligatoria l`incentivazione dell`energia fotovoltaica». Una scelta, quella del fotovoltaico, che non avrebbe dovuto essere obbligata secondo il presidente dell`associazione confindustriale dell`edilizia e delle costruzioni di via Guattani, che pur concorda con gli obiettivi fissati dal governo per raggiungere le soglie di risparmio energetico, ma mal digerisce che sia stata fissata un`obbligatorieta` verso una determinata tecnologia. Niente contro il fotovoltaico, piuttosto la critica dell`Ance e` sull`obbligo. Intransigenza che potra` creare problemi anche con le amministrazioni pubbliche. Buzzetti fa sapere che l`Ance digerisce la Finanziaria  2007, definita piena di «luci e ombre», con senso di responsabilita` ma guarda oltre. Soddisfatti o delusi dalla Finanziaria di Prodi? «Siamo soddisfatti per il quadro sui finanziamenti che saranno resi disponibili per le opere pubbliche» ha risposto Buzzetti, «anche se ci sono nodi da sciogliere come quello sull`entita` dei trasferimenti dai Tfr dei lavoratori. Da rivedere, invece, la fiscalita` immobiliare che crea numerose preoccupazioni nel nostro settore per gli effetti della Bersani-Visco anche nei cantieri. Non condividiamo le modalita` con le quali si e` arrivati a stabilire i provvedimenti che hanno escluso la concertazione con le categorie interessate. Siamo fiduciosi di dimostrare che alcuni provvedimenti possono essere migliorati, come quello della detrazione Iva per i fabbricati: per la quale chiediamo che sia possibile detrarla per cinque anni, anziche` i quattro stabiliti dal governo». Un allineamento all`Europa.
«La Finanziaria garantisce un incremento del 25%-26% delle risorse per i lavori pubblici rispetto al passato», ha affermato Buzzetti, «anche se con nodi da sciogliere come la realta` dei trasferimenti del Tfr, l`approvazione da parte dell`Ue di questo utilizzo e la certezza che vengano spesi realmente per le opere, anche quelle piccole e medie non soltanto le grandi infrastrutture. Abbiamo avuto assicurazioni ai massimi livelli che se ci fosse un gettito inferiore dal Tfr, l`incremento del 25-26% delle risorse sara` garantito comunque. Quello che certamente ci preoccupa e` il divieto per gli enti locali di accendere mutui oltre i 500 milioni per ciascuna opera». Ancora. «Non ci piace anche un aspetto che consideriamo curioso ha aggiunto Buzzetti, «l`aumento consistente della spesa per presentare ricorso al Tar che rende piu` onerosi i contenziosi: da 500 euro si dovranno sborsare 2000 euro a ricorso, anche per gli espropri. Non e` giusto. Bene la riconferma degli sgravi del 36% per le ristrutturazioni ma, male, perche` non e` stata applicata ai fabbricati.
«La manovra e` pesante per il settore dell`industria delle costruzioni», ha riconosciuto il presidente dell`Ance, e va a incidere sul mercato che nel nostro settore dava segni di rallentamento nel Nord del paese. «Non e` allarme rosso», ha sottolineato Buzzetti, «ma e` certo che la situazione e` preoccupante perche` i provvedimenti presi possono mettere a rischio la tenuta che era stata prevista del mercato dell`industria delle costruzioni. E i riflessi sull`occupazione saranno una inevitabile conseguenza».
«In materia di risparmio energetico presenteremo a breve le nostre proposte» ha annunciato il presidente Buzzetti, «come pure sosteniamo che il governo dovra` modificare la fiscalita` immobiliare penalizzante introdotta con la Bersani-Visco. E dovra` avere il coraggio di utilizzare la leva fiscale come incentivo per accelerare i processi di riqualificazione urbana che costituiscono una delle strade future per il nostro mercato, ma non solo».
Processi di riqualificazione urbana da attuare con norme urbanistiche semplificate dalla riforma attesa da oltre cinquant`anni e che, secondo il presidente dell`Ance, dovra` arrivare quanto prima a conclusione del suo lungo iter di gestazione, durato tutta la legislatura precedente.
Simonetta Scarane
Italia Oggi - 20/12/2006

 


 
 
 
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