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Articoli Normative: RISORSE PER LE INFRASTRUTTURE: IL MAXIEMENDAMENTO CONFERMA I TAGLI. Mancanza di stanziamenti per l'Anas
15/12/2009

Il maxiemendamento del governo «non modifica in modo sostanziale» la finanziaria nel comparto delle infrastrutture. E` lapidaria la valutazione che il Centro studi dell`Ance ha fatto nel rapporto finale sulla manovra per il 2010 con l`obiettivo specifico di capire se almeno una parte delle criticita` finanziarie presenti per grandi e piccole opere sia stata avviata a soluzione. La risposta e` seccamente negativa.


Viene quindi confermata in pieno la valutazione di un taglio del 5,9% in termini nominali e del 7,8% in termini reali, da 16,8 a 15,8 miliardi, alle risorse disponibili per le infrastrutture nel 2010. Arriva dopo la riduzione del 13,4% che era stata imposta gia` nel 2009 con la finanziaria dello scorso anno. In due anni le risorse disponibili per i lavori pubblici hanno subito un taglio totale del 20%.



Il documento del Centro studi dell`Ance ha un valore strettamente tecnico di ricognizione delle poste della finanziaria rilevanti per il settore delle costruzioni, ma costituira` certamente la base delle valutazioni politiche che l`Associazione dei costruttori assumera` la prossima settimana in ambito nazionale e territoriale. Le forme di protesta delle piccole e medie imprese potrebbero assumere anche toni clamorosi. 



I costruttori lamentano, in sostanza, che nessuna delle loro richieste per dare maggiore stabilita` al mercato e` stata accolta dal governo mentre si fanno drammatiche le previsioni sull`impatto occupazionale della crisi: il numero dei posti di lavoro persi nel settore dall`inizio dell`anno si starebbe avvicinando rapidamente alle 100mila unita`.



L`allarme piu` grave arriva per il settore stradale. «Il maxiemendamento non trova soluzione alla mancanza di stanziamenti per l`Anas nel 2010», scrive il Centro studi diretto da Antonio Gennari. Investimenti zero e` la previsione, al momento. Qui non si valuta l`ipotesi, che pure circola gia` nei corridoi parlamentari e governativi, di un decreto legge a gennaio che potrebbe mettere una pezza alle situazioni piu` gravi tra cui quella dell`Anas.




Per il resto, lo studio Ance rileva soprattutto una serie di partite di giro all`interno del capitolo infrastrutturale gia` definito. Le partite piu` rilevanti sono il piano straordinario carceri che acquisisce 500 milioni dal «fondo infrastrutture» finanziato con il Fas (togliendole ad altre voci da individuare), il miliardo per la difesa del suolo (a sua volta sottratto al fondo infrastrutture e in parte al piano delle piccole opere), cento milioni aggiuntivi per gli investimenti di Roma Capitale (oltre ai 500 milioni per spese correnti).



Il «fondo infrastrutture», al netto degli spostamenti interni, chiude pero` in perdita con la sottrazione di altri cento milioni per il finanziamento del settore agricolo. Positiva l`accelerazione del piano di messa in sicurezza degli edifici scolastici che dovra` essere messo a punto entro il 30 gennaio 2010 con interventi immediatamente cantierabili nelle varie regioni. I 300 milioni destinati sono pero` a valere sullo stanziamento gia` individuato dal Cipe per un miliardo. Un`accelerazione dovra` esserci semmai nel reperimento delle risorse di cassa.



Un altro stanziamento nuovo riguarda il Ponte sullo stretto che, dopo aver incassato 1,3 miliardi di assegnazione diretta, ricevera` 470 milioni in forma di aumento di capitale dall`Anas. Le risorse saranno pero` disponibili dal 2012 e non hanno quindi nessun effetto pratico sul 2010. Servono a dare stabilita` al nuovo piano finanziario del ponte sullo Stretto (peraltro ancora riservato).



Proprio sul ponte un rilievo del servizio studi della Camera, segnalatoci dal Wwf. Si riferisce al secondo atto aggiuntivo alla convenzione tra ministero delle Infrastrutture e societa` Stretto di Messina. «Appare opportuno acquisire chiarimenti - afferma il documento del servizio studi - circa gli effetti finanziari dell`approvazione, con legge, del secondo atto aggiuntivo alla convenzione di concessione, che non risulta alla data di presentazione dell`emendamento ancora perfezionato». 



L`atto e` stato approvato dal commissario Pietro Ciucci e, di fronte alle perplessita` della Corte dei conti, si propone ora ai deputati di vararlo per via legislativa a scatola chiusa.

 

 

Fnte: Ance.it

 


 
 
 
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