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Umbria: FONDO GARANZIA ACQUISTO PRIMA CASA: FIRMATA CONVENZIONE
27/12/2006

FONDO GARANZIA ACQUISTO PRIMA CASA: FIRMATA CONVENZIONE REGIONE-GEPAFIN-BANCHE. Sono 16 gli istituti di credito operanti in Umbria che aderiscono insieme a Regione e “Gepafin spa” alla convenzione che prevede l’attivazione di un “fondo di garanzia” di 1 milione di euro per agevolare l’acquisto della prima casa da parte di cittadini o famiglie a basso reddito.

 “Le risorse del fondo – ha spiegato l’assessore Stufara – svilupperanno investimenti complessivi di 25 milioni di euro, permettendo l’acquisto di circa 200 abitazioni. Si tratta di un progetto sperimentale, di una nuova opportunità attuata grazie alla collaborazione tecnica di Gepafin che si aggiunge alla pluralità di iniziative previste nel Piano regionale triennale per l’edilizia residenziale pubblica 2004-2006 per rispondere al disagio abitativo. Le altre azioni – ha ricordato Stufara - riguardano il sostegno per la locazione, i contributi a fondo perduto l’acquisto della casa da parte delle giovani coppie e l’attuazione dei progetti di ‘autocostruzione’. Hanno aderito finora 16 istituti, che coprono l’intero territorio regionale e che permetteranno una notevole semplificazione delle procedure che potranno essere attivate dagli interessati presso qualsiasi sportello delle banche aderenti”.

   Queste le banche che hanno siglato la convenzione: Carit; Bps; Bp-Todi; Bcc-Mantignana; Unicredit; Cr-Orvieto; Banca Etica; Carispo; Carifo; Bcc-Spello; Banca Trasimeno-Orvietano; Monte dei Paschi; Banca delle Marche; Banca Etruria; Banca Toscana; Carifac. 

   Potranno beneficiare delle garanzie Gepafin sia i cittadini italiani o di un Paese dell’Unione Europea che risiedono o prestano la propria attività lavorativa da almeno un anno in un comune dell’Umbria, sia i cittadini extracomunitari “regolarizzati” da almeno tre anni e titolari di lavoro continuativo nel territorio di un comune umbro da almeno due anni.

   Il reddito complessivo convenzionale familiare non potrà essere superiore ai 50 mila euro e nessun membro del nucleo familiare deve essere titolare di proprietà immobiliari ne' avere usufruito in precedenza di mutui agevolati per l’acquisto di prima abitazione. Potranno concorrere ai benefici anche italiani residenti all’estero che prevedano di rientrare nel nostro Paese entro un anno. 

 Il presidente Porrazzini ha spiegato che con il Fondo di garanzia “si utilizzano strumenti dinamici di mercato e non i classici meccanismi dei contributi a fondo perduto. Si tratta di un ‘fondo di rotazione’ che permetterà quindi successive utilizzazioni. Con questa operazione – ha detto Porrazzini - ‘Gepafin’ amplia la propria ‘missione aziendale’, come peraltro già avvenuto con gli interventi di anticipazione dei contributi per gli interventi di ricostruzione post-terremoto del 1997 che hanno consentito in molti casi di accelerare i tempi degli interventi, con costi aggiuntivi estremamente bassi. Altro esempio di attività analoga è quello relativo al sostegno all’autocostruzione di abitazioni che ha permesso la realizzazione di circa 100 interventi nei Comuni di Perugia, Terni e Marsciano,”.  

   Gepafin – come ha spiegato Porrazzini - garantirà dal rischio di insolvenza, cambio, interesse con garanzie reali di primo grado, su beni di valore capiente, fino ad un massimo del 90 per cento del mutuo concesso (ipotecario, fondiario/edilizio o altro). Per quanto riguarda lo sconto sui tassi di interesse, lo “spread” aggiuntivo massimo applicabile è previsto nella seguente misura a seconda della lunghezza del periodo di ammortamento: 1 per cento  su mutui da uno a 10 anni, 1,1 per cento su prestiti da 11 a 20 anni, 1,2 per cento da 21 a 25 anni. Potrà essere scelta la forma del tasso fisso o variabile, con una oscillazione stimabile tra il 4,7 ed il 5,2 per cento. 

   Secondo dati Istat elaborati dal Servizio politiche della casa  della Regione Umbria le famiglie che vivono in abitazioni di proprietà superano l’85 per cento del totale, mentre a livello nazionale lo stesso dato si attesta intorno al 79 per cento circa.

fonte: http://www.regione.umbria.it

 


 
 
 
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