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Authority, niente tassa per le 'piccole gare'
11/12/2006

Esenzione dalla tassa sulle gare per gli appalti di importo inferiore a 150mila euro, nonche' per gli affidamenti in economia e i cottimi fiduciari. Lo prevede una proposta dell'Autorità di vigi-lanza, che passa ora all'esame della presiden-za del Consiglio e del ministero dell'Economia

Il piano, al vaglio del Governo, prevede l`esonero anche per affidamenti in economia e cottimi fiduciari
Niente tasse sulle piccole gare
Ma il contributo sara` esteso agli appalti che riguardano servizi e forniture
Le piccole gare di lavori pubblici, cosi` come gli affidamenti in economia e i cottimi fiduciari saranno esonerati dal pagamento della ``tassa sulle gare``. E, in contemporanea, il contributo sara` esteso anche agli appalti di servizi e forniture. Ma solo se la proposta superera` il vaglio del Governo. Lo ha deciso l`Autorita` di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.
La scelta di sopprimere il pagamento del contributo per i piccoli contratti viene incontro alle molte richieste delle stazioni appaltanti e dell`Anci: tantissimi Comuni ritenevano la tassa sui contratti piu` modesti un adempimento sproporzionato rispetto all`entita` dell`appalto e i versamenti un appesantimento eccessivo per gare o affidamenti di portata minore. Probabilmente nella decisione possono avere avuto un peso anche le verifiche sul gettito di questi primi mesi di sperimentazione. Obbligatorio dal 20 febbraio scorso, questo pagamento ha portato finora nelle casse dell`Autorita` di via di Ripetta circa 23 milioni di euro una cifra superiore ai 19 milioni prima concessi sotto forma di contributo pubblico.
E` ora destinata a salire notevolmente, soprattutto grazie all`apporto della grande massa di gare di fornitura di beni. Un mercato enorme che riguarda tutti gli acquisti della pubblica amministrazione che finora nessuno e` mai riuscito a stimare con esattezza.
La tassa sulle gare e` stata prevista dalla Finanziaria 2006. La manovra ha tagliato i fondi all`Autorita` di vigilanza e ha posto il ``sostentamento`` dell`istituzione a carico degli utenti diretti. Che sono: le amministrazioni pubbliche in quanto stazioni appaltanti e le imprese partecipanti alle gare, nonche` le societa` di attestazione (Soa). Dal 20 febbraio scorso quindi e` diventato obbligatorio versare all`Authority una quota stabilita in base alla fascia di importo dell`appalto. Pena l`esclusione dalle gare stesse. Gli importi variano dai 50 euro per le stazioni appaltanti, per le gare fino a 150mila - ora verso l`esonero - fino ai 500 euro per importi oltre i 5 milioni. A tutti i concorrenti, invece, viene richiesta una quota tra 20 e i 100 euro per le stesse fasce di importo.
L`attuale rimodulazione, decisa dal Consiglio dell`Autorita`, nasce invece dall`allargamento delle competenze dell`organismo guidato da Alfonso Rossi Maria Brigante. Dal primo luglio scorso, infatti, cioe` dall`entrata in vigore del Codice dei contratti, quest`Authority ha esteso la sorveglianza anche al vastissimo mondo degli appalti di servizi e forniture. Ai quali quindi ora si applichera` il contributo. Gli importi saranno identici a quelli gia` stabiliti per gli appalti di lavori e anche in questo caso la prima fascia, fino ai 150mila euro sara` esentata. Ma la proposta dell`Autorita` non e` immediatamente operativa. Deve essere inviata infatti alla Presidenza del Consiglio e al ministero dell`Economia. Entrambi avranno 20 giorni di tempo per eventuali osservazioni e modifiche che l`Autorita` poi dovra` recepire. Se invece non ci saranno interventi, su questa griglia scattera` il silenzio assenso. L`obbligo di pagare scattera` dal giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. O da quello stabilito dalla stessa delibera dell`Autorita`, come e` gia` successo per i lavori pubblici.
Se l`iter non riservera` sorprese si puo` ipotizzare la partenza per i primi giorni dell`anno prossimo. Quasi in coincidenza con la partenza del sistema di pagamento telematico. Finora infatti i versamenti si accettano solo su conto corrente postale o presso le Tesorerie provinciali. Da gennaio dovrebbe partire la riscossione telematica (sistema Simog) che rendera` possibile il pagamento on line tramite il codice informatico assegnato a ogni gara, affidata a Poste spa, che ha vinto l`asta per il servizio.
Valeria Uva
Il Sole 24 Ore - 07/12/2006

 


 
 
 
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