Palermo, 29 giu - Oltre al crollo del 70% delle opere pubbliche appaltate
negli ultimi quattro anni e alla perdita di oltre 40 mila posti di lavoro
nell'ultimo biennio, il settore delle costruzioni edili in Sicilia deve
sopportare anche le conseguenze finanziarie del ritardo nei pagamenti da parte
delle pubbliche amministrazioni nazionali e locali per lavori gia' eseguiti.
Le imprese siciliane attendono da anni 4 miliardi di euro: pagamenti
bloccati da scorretti comportamenti politici e burocratici piu' volte segnalati
dall'Ance Sicilia.
A cio' si aggiungono le nuove opere gia' progettate, finanziate e
cantierabili, per circa 5 miliardi di euro, che non vengono poste in gara; i
ritardi, fino a tre anni, nel rilascio delle autorizzazioni; la mancanza di
investimenti per la messa in sicurezza degli edifici pubblici, a partire da
quelli scolastici; la fiscalita' sottoposta a continue fluttuazioni.
''Tutti elementi di profonda incertezza che spingerebbero chiunque a emigrare''.
L'Ance Sicilia, invece, ''vuole provare a invertire la rotta e a passare
dalle incertezze alle ''In Certezze'', attraverso un serrato e propositivo
confronto col governo regionale che metta, su un piatto della bilancia, la
certezza di una pianificazione strategica fatta di riforme strutturali sostenute
da investimenti seri e coerenti; e, sull'altro piatto, la voglia delle imprese
di guardare in faccia la crisi e di cercare di superarla avvicinando la domanda
e l'offerta tramite aggregazioni di interessi comuni e migliorando la qualita'
dei servizi e delle tecnologie''. Un processo che Ance Sicilia vuole
promuovere e guidare anche in vista dei sacrifici ai quali pure l'Isola con le
sue amministrazioni pubbliche dovra' sopportare a seguito della prossima manovra
finanziaria nazionale.
Il primo appuntamento e' una tavola rotonda organizzata per domani, 30
giugno, alle ore 9,30, presso la sede di Ance Sicilia, in via Alessandro Volta,
44, a Palermo.
Si confronteranno con le imprese il presidente della Regione, Raffaele Lombardo;
gli assessori regionali alle Attivita' produttive, ai Beni culturali e alle
Infrastrutture (Marco Venturi, Sebastiano Missineo e Pier Carmelo Russo); il
presidente nazionale dell'Ance, Paolo Buzzetti; il presidente di Confindustria
Sicilia, Ivan Lo Bello; il prorettore vicario dell'Universita' di Reggio
Calabria, Francesco Russo; il presidente di Ance Sicilia, Salvo Ferlito; il
presidente delle Piccole imprese edili di Ance Sicilia, Antonio Catalano.
Moderera' i lavori Nino Amadore, giornalista del Sole 24 Ore
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