Il Consiglio dei ministri, nella riunione del 1° dicembre scorso, ha approvato, su proposta del Ministro della Giustizia, un disegno di legge che delega il Governo a procedere al riordino dell'accesso alle professioni intellettuali, alla riorganizzazione degli ordini, albi e collegi professionali, al riconoscimento delle associazioni professionali, alla disciplina delle società professionali e al raccordo di tali disposizioni con la normativa dell'istruzione secondaria superiore e universitaria.
Si tratta di un intervento normativo a cui il Governo annette una particolare importanza, caratterizzato da un'impronta di liberalizzazione che si esplica su alcuni significativi capisaldi:
- libero accesso alle professioni, senza vincoli di numero (fuorche' per le professioni caratterizzate dall'esercizio di funzioni pubbliche o dall'esistenza di uno specifico interesse generale, come quella notarile);
- eliminazione dei vincoli territoriali nell'esercizio dell'attività;
- libera concorrenza e possibilità di effettuare pubblicità dell'attività professionale quanto a costi, specializzazioni e servizi offerti, al fine di consentire all'utente una scelta informata;
- abolizione dell'obbligo di tariffe minime (al cui ammontare verrà comunque posto un limite massimo), con garanzia che il cliente ne debba essere preventivamente informato;
- tendenziale riduzione del numero degli ordini, albi e collegi professionali con la significativa novità costituita dalla previsione che gli stessi possano trasformarsi in associazioni professionali riconosciute di natura privatistica ma assoggettate al controllo pubblico (a tutela dell'importanza dei compiti demandati).
Tra le altre novità che la disciplina delegata dovrà necessariamente disciplinare, vi sono l'obbligo per il professionista di sottoscrivere un'assicurazione per i danni che potrebbe causare all'utente, la previsione di un limite massimo di dodici mesi per i tirocini professionali, la riforma dell'esame di Stato per l'accesso alle professioni regolamentate, il coordinamento delle nuove disposizioni con la normativa dell'istruzione superiore e universitaria e con quella comunitaria. Visiona il disegno di legge (file in formato .pdf - dal sito del Governo)
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